Il Covid si riaffaccia in Calabria. Arrivi dal Nord e sbarchi clandestini, il virus cerca spiragli
Dopo giorni a “zero contagi”, il Coronavirus si riaffaccia in Calabria e lo fa mediante due tipologie di contagio da tener particolarmente d’occhio in vista della stagione estiva. La Regione Calabria ha comunicato ieri (giovedì) tre nuovi casi positivi: due a Palmi (Rc) ed uno a Crotone. Nel caso di Palmi, i positivi sarebbero un padre con il figlio rientrati in pullman da un viaggio a Bologna e Roma e sottoposti a tampone dopo essersi registrati. E’ scattata la quarantena per quei nuclei familiari più stretti ai due soggetti. Questo prima tipologia di contagio rappresenta quella più insidiosa e cioè inquadrata in quel contesto dei rientri in Calabria per le vacanze, per far ritorno nella propria famiglia o per altri motivi. Le statistiche ci consegnano un dato inconfutabile: al momento il Covid in Calabria non è presente e, in quei residui casi gode di una bassissima carica virale. Pertanto è necessario evitare di importare il virus da fuori regione. Rischio purtroppo dietro l’angolo qualora si abbassasse la guardia in questi mesi estivi.
Il terzo caso positivo è stato registrato a Crotone e da quello che si apprende riguarda un uomo proveniente dal Pakistan sbarcato dal mare assieme ad una sessantina persone. In manette gli scafisti ma ora l’attenzione è altra presso il centro di accoglienza della città pitagorica che ospita circa 700 persone. Questo è un caso che può rappresentare una pericolosa porta d’ingresso per il virus.
Vincenzo La Camera