Mercato di Trebisacce. Ambulanti in Comune ma il sindaco non fa marcia indietro

Niente mercato domani (domenica 30 agosto) a Trebisacce. Nessun passo indietro da parte del sindaco Franco Mundo nonostante la visita in Municipio da parte di una delegazione sindacale di CasAmbulanti Italia (Comitato Autonomo Ambulanti Italiani) che ha cercato, motivazioni alla mano, di far revocare l’ordinanza del 24 agosto che, appunto, sospende lo storico appuntamento commerciale dell’ultima domenica del mese a Trebisacce. Al momento la sospensione, per cause legate al Covid-19, riguarda solo il mercato di agosto. «Mentre si attendeva la revoca di tale provvedimento – scrivono dal coordinamento sindacale – arriva la doccia fredda e cioè addirittura un’ulteriore nota con la quale il Comune di Trebisacce non solo ribadisce la sospensione del mercato del 30 agosto ma addirittura ne mette in forse anche quello del mese prossimo».
Il referente di CasAmbulanti, Savino Montaruli, parla espressamente di «un capriccio del sindaco». In un momento così delicato per l’economia, per gli ambulanti e per le loro famiglie, «credevamo – continua il sindacalista – di aver fornito sufficienti ed esaustivi elementi di riflessione al Comune durante l’incontro, ma ci siamo sbagliati. Il sindaco insiste con un provvedimento fortemente osteggiato che crea tensioni sociali ed enormi danni economici». Nell’ordinanza specifica – come già riportato da Paese24 – il sindaco Mundo fa riferimento ad una nuova situazione a livello di contagi differente dal mese di luglio, quando il mercato si svolse regolarmente, che ha indotto il primo cittadino a sospendere la data di agosto per evitare rischiosi assembramenti.
«L’ordinanza di sospensione del mercato mensile – spiega il sindaco di Trebisacce – è stata adottata dopo aver sentito ed acquisiti i pareri negativi, come da note in atti, del Responsabile Suap, del Comandante Polizia Locale, dei Carabinieri e della Protezione Civile, nonché aver constatato di personal la violazione diretta dei rivenditori delle linee guida impartite, oltre l’aumento esponenziale di casi positivi». Montaruli replica che «sono a noi ignoti i contenuti di tali pareri negativi e che quindi appare curioso che non ci siano stati notificati visto che in questo modo non si può neppure operare in modo preventivo per rimuovere tali eventuali implicazioni così gravi da sospendere un mercato programmato». In conclusione, CasAmbulanti oltre ad essere dispiaciuta di come la politica non si riuscita a coniugare, in questo caso, il diritto alla salute con il diritto del lavoro, si dice anche preoccupata qualora questo tipo di provvedimento dovesse essere adottato anche da parte di altri comuni, «sancendo la morte del piccolo commercio, di quello ambulante e di tutto l’indotto che ruota attorno al mercato», compreso il valore sociale che un appuntamento del genere riveste garantendo il diritto ad un acquisto accessibile da parte di tutte le fasce di popolazione.
Vincenzo La Camera