Monitoraggio focolaio ad Albidona. Intanto il paese è blindato

In seguito al focolaio Covid che si è acceso nelle scorse ore ad Albidona, il sindaco Filomena Di Palma ha firmato una ordinanza con la quale di fatto “blinda” il piccolo centro interno dell’Alto Jonio Cosentino che conta 1220 anime (al 31.12.2020). In pratica una “Zona Rossa” vera e propria. Al momento i casi ufficiali di contagio da Coronavirus sono 14 da tampone rapido – circoscritti a cinque nuclei familiari – ma sono in corso ulteriori screening per conoscere bene l’entità del focolaio al fine di poterlo circoscrivere quanto prima, isolando contagiati e contatti di contagiati con immediate misure di quarantena. Pertanto sino alla Domenica delle Palme compresa (28 marzo) è vietato lasciare il paese così come è vietato entrarvi se non per una ragione molto valida come lavoro, salute o assistenza ad un congiunto anziano o diversamente abile. Naturalmente è vietato anche circolare per le strade del paese senza una motivata ragione.
Ecco le altre misure principali previste: una sola persona a famiglia e per una sola volta al giorno potrà recarsi a fare la spesa in paese, ma i negozi resteranno aperti sino alle ore 16. Saracinesche abbassate per bar, ristoranti e pizzerie con queste ultime attività che potranno adottare l’asporto, ma solo dalle 19.30 alle 21.30. Chiusi parrucchieri ed estetiste che, ovviamente, non potranno esercitare nemmeno a domicilio. Chiuse le scuole, il cimitero, le ville pubbliche ed i parchi giochi. Il Comune resterà aperto solo al mattino. Resta aperta la chiesa ma non potranno partecipare alle funzioni religiose più di 15 persone. Nel frattempo, visti i rapporti stretti che intercorrono la tra comunità di Albidona e quella di Trebisacce, il primo cittadino Franco Mundo ha inviato «i concittadini che ritengono di aver avuto contatti personali con i soggetti risultati positivi ai test da tampone rapido, a segnalarlo all’Ufficio del Sindaco»
Vincenzo La Camera