Medico aggredito da due pazienti al Pronto Soccorso di Castrovillari
Un medico sarebbe stato aggredito da due pazienti al Pronto Soccorso di Castrovillari. A denunciare l’accaduto e, al contempo, esprimere solidarietà, è il Comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica del Pollino, che parla di «un ulteriore tassello che si aggiunge alla grave situazione di emergenza del nostro sistema sanitario».
«L’ ospedale Spoke di Castrovillari – afferma il Comitato – è riferimento per una vasta area del Pollino e ha il Pronto Soccorso che è afflitto da un pesante sottodimensionamento del personale sanitario. Un solo medico al turno di notte è impensabile, inconcepibile. Così come sono inconcepibili le condizioni strutturali dello stesso Pronto Soccorso, che si caratterizza per le poche stanze sovraffollate di persone in temporaneo ricovero, i pochi bagni in condizioni igieniche piuttosto inquietanti, le porte rotte e i muri scrostati. Tutto ciò – aggiungono i membri del Comitato – contribuisce a esacerbare gli animi di chi è in attesa e a rendere particolarmente stressanti le condizioni di chi vi lavora e non è, evidentemente, neanche garantito nella propria sicurezza. Nulla può giustificare un’aggressione violenta, neanche le condizioni in cui sono costrette le persone in attesa di soccorso. I professionisti sanitari dell’ospedale di Castrovillari – conclude il Comitato – si sentono abbandonati dalle istituzioni, a qualsiasi livello istituzionale, e avvertono la sensazione di urlare ai sordi la loro richiesta di aiuto per svolgere bene il loro lavoro».
Federica Grisolia

