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Atleti speciali e giocatori del Castrovillari per dare un calcio alla discriminazione

Atleti speciali e giocatori del Castrovillari per dare un calcio alla discriminazione
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Lo sport che unisce contro ogni forma di discriminazione. Ieri (martedì), allo stadio “Mimmo Rende” di Castrovillari gli atleti del team Special Olympics e i rifugiati afgani del “Sai Siproimi” di San Basile hanno incontrato i giocatori del Castrovillari Calcio vivendo, così, un momento di solidarietà e dando calci ad un pallone all’insegna dell’inclusività e della diversità intesa come valore. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco, Mimmo Lo Polito, in rappresentanza dei Comuni del Comprensorio, la dirigente provinciale dello Special, Mariella Greco, il presidente del Castrovillari Calcio, Nicola Mazzuca, con squadra e dirigenza dell’Unione Sportiva , la garante del Comune per i diritti della persona disabile, Caterina  Tamburi, la  coordinatrice del Progetto SAI – Sistema Accoglienza e Integrazione – di San Basile, Caterina Pugliese, le squadre unificate di atleti e partner dei Team Special Olympics AFD Totum, il Filo di Arianna e MeglioInsieme nonché le rappresentative delle associazioni di Zona legate al SAI.

«Un coro univoco alla dignità – è stato ribadito in più modi nei contributi espressi – grazie alla 21° edizione dello Special Olympics European Football Week, sostenuta da UEFA e da partner attenti al cosiddetto Calcio Unificato in questa settimana storica, dedicata e nominata #EFW21, nella quale giovani, con e senza disabilità intellettive, sono insieme anche a chi soffre ed è vittima di persecuzione nel mondo».

  «Un’occasione – ha dichiarato il sindaco Lo Polito – possibile solo con il coinvolgimento crescente di ciascuno, consapevole di cosa significhi oggi, anche tra tante sofferenze,  ribadire i diritti fondamentali dell’Altro, vessato oltre che tenuto ai margini per l’involuzione di un dialogo di cui l’Uomo ha sempre più bisogno di tessere per la cooperazione, lo sviluppo e la pace. Da qui l’importanza di far riecheggiare un “noi” per dare avvio ad una vera ripresa sociale che anche queste manifestazioni così accompagnano».

Federica Grisolia

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