Il consiglio regionale della Calabria, dopo aver ascoltato l’informativa del sottosegretario alla protezione civile Torchia, ha chiesto al Governo centrale la dichiarazione dello stato di calamità per le aree del Pollino interessate dal terremoto del 26 ottobre. Il documento, approvato all’unanimità, impegna la Giunta regionale ad “intraprendere ogni utile iniziativa per alleviare i disagi e le sofferenze delle popolazioni colpite dal sisma e a sollecitare al governo l’opportunità di riconoscere lo stato di emergenza per poter, così, consentire ogni utile misura di sostegno. Inoltre, si chiede la possibilità della redazione di un piano straordinario di interventi strutturali per la riduzione del rischio sismico e la messa in sicurezza degli immobili.”
Il Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha sottolineato come la mancata disponibilità del Governo a conferire risorse rappresenterebbe un grave problema considerata l’alta percentuale di edifici privati danneggiati dal forte sisma. Proseguono, intanto, i sopralluoghi, di tecnici ed esperti in materia, nei comuni interessati dalle scosse di venerdì scorso per quantificare, ovviamente, eventuali danni sia alle abitazioni e sia agli edifici pubblici. Un lavoro minuzioso e certosino finalizzato a garantire la messa in sicurezza degli immobili danneggiati, ma, allo stesso tempo, tutelare l’incolumità di tutti i cittadini del territorio che, ancora oggi, non hanno fatto ritorno nelle proprie abitazioni per paura, continuando a dormire nelle automobili con coperte sulle spalle per affrontare le temperature rigide della notte. Incessante, tra l’altro, il prezioso impegno profuso dai volontari e dagli uomini della Protezione Civile, insieme ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine, i quali si stanno prodigando, senza risparmio di risorse umane, per garantire ogni forma di assistenza alle famiglie dell’intera area del Pollino.
Antonio Le Fosse