E’ quanto sostiene il gruppo civico “Trebisacce Futuro” il quale si chiede perché mai il primo cittadino non abbia fatto la stessa cosa nei confronti di un altro cittadino trebisaccese candidato alle Amministrative. «Non meritava – si chiede Trebisacce Futuro – anche questo cittadino la stessa considerazione? Quello che preoccupa – si legge ancora – è l’uso particolare delle istituzioni, che esula dall’assolvimento delle funzioni proprie dell’ente locale. Il primo cittadino – continua la nota di Trebisacce Futuro – ha peraltro utilizzato carta e buste intestate del comune, quasi a voler fare intendere ai destinatari che la richiesta del voto provenisse dal comune e non già dal primo cittadino che sottoscrive le missive in qualità di sindaco. Si tratta – conclude la nota di Trebisacce Futuro – di un episodio gravissimo e senza precedenti, evidentemente illegittimo, che configura un inaccettabile utilizzo della cosa pubblica per scopi personali, che, tra l’altro, comporta un danno economico alle casse comunali e quindi ai contribuenti trebisaccesi».
Pino La Rocca