Prove di turismo di qualità a Morano Calabro, in uno dei borghi più belli d’Italia. Alcuni giornalisti (tra cui noi di Paese24.it), tour operator e cluster di storia e cultura locale sono stati protagonisti di un tour esperienziale nel paesino alle falde del Pollino per “valutare” un progetto ambizioso messo in campo, in questa fase di startup, dall’organizzazione no profit di Milano, Planet Life Economy Foundation di concerto con il dipartimento Turismo della Regione Calabria e con il supporto logistico del Comune di Morano, del sindaco, Nicolò De Bartolo, e del consigliere Rocco Marrone.
E proprio nel paese con la “Bandiera arancione” venerdì sera si sono tirate le somme dell’iniziativa che, dopo la fase di accompagnamento, prevede ora la creazione di un’associazione tra comuni e partner privati per realizzare dei pacchetti turistici ad hoc. La “simulazione” del tour è partita dal Chiostro di San Bernardino per poi accompagnare gli ospiti con un minibus sino al Castello che domina il borgo e per poi snodarsi per le viuzze del centro storico ascoltando storie e aneddoti dalla guida e cluster locale, Antonio Parrilla. Dopo la visita al “Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia”, il tour è terminato all’agriturismo “La Locanda del Parco”. Qui nell’accogliente salone, gli ospiti, accolti attorno al focolare della signora Adriana, padrona di casa, hanno apprezzato la preparazione della polenta con peperoni cruschi e broccoli realizzata al momento all’interno di un pentolone sul fuoco per poi essere degustata con un bicchiere di vino.
La “Locanda del Parco”, in perfetto stile quaresimale (dato il giorno di venerdì), è stata accompagnata da intermezzi musicali con zampogne e danze popolari e altri strumenti a corde realizzati da maestri liutai, creando un vero simposio partecipato tra ospitati e ospitanti alla base di questo nuovo modello turistico. Sulla tavola prodotti della terra rivisitati, come la cipolla Igp di Tropea, le frittelline di cavolfiore, verdura, le tradizionali “lagane” (tagliatelle) con i ceci, che da queste parti si cucinano in onore di San Giuseppe. I sapori di ieri, punto di forza per il turismo di domani.
Vincenzo La Camera
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