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“Nel silenzio delle parole” trovano spazio le emozioni più profonde

di Federica Grisolia

E’ un viaggio poetico nell’intimità dell’anima, l’opera di Jasmin Po dal titolo “Nel silenzio delle parole”, pubblicato nella collana “Le Perle Audiolibri” dell’Aletti editore e disponibile anche in e-book. Versi che nascono da emozioni profonde: la gentilezza, il silenzio, la resilienza, l’abbraccio come linguaggio universale, il trascorrere del tempo, i diritti da conquistare. «Scrivo di ciò che non si dice, ma si sente – racconta l’autrice, che vive a Grantorto (Padova) -. Stilisticamente prediligo immagini delicate, ritmo fluido e parole che sussurrano più che gridare. Il titolo rappresenta quel luogo interiore dove le emozioni parlano senza rumore, ma con verità». L’opera è disponibile anche nella versione audio, laddóve le emozioni prendono voce. «Il messaggio si amplifica grazie al tono, al ritmo, alle pause: ogni parola non è solo letta, ma sentita. L’ascolto crea intimità, rende la poesia più vicina, più viva. È come se il testo respirasse e chi ascolta, respira con lui».

La scrittura di Jasmin è riflessiva e profonda, ma parla a tutti e nasce dal bisogno di dare voce a ciò che non si riesce a dire. Così, le emozioni trovano spazio tra le pieghe delle parole. «Utilizzando uno stile fluido e scorrevole – scrive, nella Prefazione, il professor Hafez Haidar, pluricandidato al Premio Nobel per la Letteratura, arabista e scrittore noto per la traduzione del best seller “Le mille e una notte” – e trattando con grazia, delicatezza e saggezza temi coinvolgenti, la poetessa regala al lettore infinite emozioni e lo spinge a riflettere su sé stesso e sul mondo».

Il lettore si trova dinanzi a versi che non giudicano, ma comprendono. «Scrivere è un atto gentile: è offrire parole che abbracciano, che fanno sentire meno soli, che trasformano il dolore in bellezza». Ogni poesia è un richiamo alla meraviglia e alla gentilezza. Ma anche alla resilienza che, molto spesso, è donna. «La resilienza femminile è fatta di silenzi che resistono e di dolori trasformati in forza. Con la mia opera – confessa l’autrice – voglio dire alle donne che ogni ferita può diventare parola, e ogni parola può diventare rinascita». Ed è questo il senso dell’intera silloge, di questo viaggio metaforico che non giunge mai ad un traguardo fisso, ma è fatto di varie tappe. Ogni incontro, ogni caduta, ogni abbraccio è già arrivo. La vera meta è diventare ciò che si è, passo dopo passo.

«Nella mia scrittura – aggiunge la poetessa – realtà e mondo onirico si fondono continuamente. I sogni diventano visioni concrete e la poesia li trasforma in verità emotive. Scrivere è il mio modo di andare oltre: oltre il visibile, oltre il detto, oltre il sogno stesso». Jasmin, infatti, fa dei sogni il modo più autentico per sentirsi libera nella tela di emozioni che è la sua vita. «Voglio trasmettere presenza. Un invito a sentire, a riconoscersi, a non avere paura della propria profondità. Le mie parole sono rifugi, piccoli spazi dove il lettore può sentirsi accolto, anche nei giorni più fragili».

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