Questa, a causa delle numerose ferite riportate nella colluttazione per difendersi dalla violenza di Bafaro (quest’ultimo è stato trovato successivamente impiccato in una villetta del litorale tirrenico cosentino) e dopo l’ennesimo rifiuto di riavvicinamento tra i due, cessò di vivere all’interno della stessa auto dell’omicida sulla Strada Statale 107 che collega Cosenza a Paola. Una pagina triste che sconvolse, dieci anni fa, l’intera comunità calabrese, cosentina e rossanese per un delitto che, forse, si poteva evitare se Maria Rosaria avesse manifestato alla famiglia ed ai colleghi di essere perseguitata dal suo ex compagno. In questi ultimi dieci anni il suo sorriso e la sua straordinaria solarità è mancata ai parenti, ai colleghi dell’emittente televisiva “Metrosat” dove lavorava, ma anche a tanti amici. A Maria Rosaria Sessa, dopo la tragica morte, il comune di Rossano ha intitolato una via della città.
Antonio Le Fosse