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Rossano ricorda la giovane cronista Maria Rosaria Sessa, uccisa dieci anni fa

Rossano ricorda la giovane cronista Maria Rosaria Sessa, uccisa dieci anni fa
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Lunedì sera, nella parrocchia di San Giuseppe allo Scalo di Rossano, è stata celebrata una Santa Messa per ricordare la giornalista Maria Rosaria Sessa a dieci anni dalla sua tragica scomparsa. Ancora oggi, nonostante sia trascorso un decennio dal tragico evento, in molti ricordano la verve e la solarità di Maria Rosaria, la quale era  proiettata ad una brillante carriera giornalistica interrotta purtroppo e per sempre, in una fredda serata d’inverno del 2002, dalla gelosia del suo compagno che, ossessionato di essere abbandonato dalla brava reporter televisiva, ha messo in atto un gesto inammissibile infierendo, con un coltello da cucina, sul corpo della giovane.

Questa, a causa delle numerose ferite riportate nella colluttazione per difendersi dalla violenza di Bafaro (quest’ultimo è stato trovato successivamente impiccato in una villetta del litorale tirrenico cosentino) e dopo l’ennesimo rifiuto di riavvicinamento tra i due, cessò di vivere all’interno della stessa auto dell’omicida sulla Strada Statale 107 che collega Cosenza a Paola. Una pagina triste che sconvolse, dieci anni fa, l’intera comunità calabrese, cosentina e rossanese per un delitto che, forse, si poteva evitare se Maria Rosaria avesse manifestato alla famiglia ed ai colleghi di essere perseguitata dal suo ex compagno. In questi ultimi dieci anni il suo sorriso e la sua straordinaria solarità è mancata ai parenti, ai colleghi dell’emittente televisiva “Metrosat” dove lavorava, ma anche a tanti amici. A Maria Rosaria Sessa, dopo la tragica morte, il comune di Rossano ha intitolato una via della città.

Antonio Le Fosse

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