Alessandria, primi interventi per ripristinare viabilità. Ma situazione resta critica

«I danni causati dal maltempo sono ingenti, perché le piogge torrenziali cadute ininterrottamente per 5 giorni hanno devastato non solo la Provinciale che ha prodotto l’isolamento del paese, ma tutte le strade comunali e rurali, tanto che diverse contrade risultano tuttora irrangiungibili. Per ripristinare condizioni minime di normalità ci vuole tempo e soprattutto risorse di cui il comune non dispone, ma questa volta siamo fiduciosi perché dal primo minuto abbiamo avuto al nostro fianco la Provincia, che si è messa subito al lavoro e la Protezione Civile che ha eseguito in modo minuzioso tutti i rilievi necessari e verificato la consistenza dei danni». A fare il punto della situazione è il primo cittadino Vincenzo Gaudio che, almeno questa volta, si è visto confortato dalla presenza della Provincia e della Protezione Civile. La prima ha dislocato subito sulla Provinciale uomini e mezzi che sono impegnati a creare una bretella alternativa per poi poter intervenire direttamente sul nastro d’asfalto scivolato a valle. I funzionari della Protezione Civile, guidati dal dottor Francesco Bonanno, secondo quanto ha riferito il dottor Gaudio, sono stati anche loro al suo fianco per tutta la giornata di mercoledì 5 febbraio ed hanno fatto una minuziosa ed accurata ricognizione dei danni causati dal maltempo in tutte le contrade rurali.
Ovviamente, come ha spiegato al sindaco Gaudio l’ingegnere Gilberto Capano a nome del Sottosegretario Giovanni Dima, la Protezione Civile non ha compiti di intervento diretti a riattivare la viabilità. La legge regionale n. 4/’97, con la quale è stata istituita, stabilisce che “…la Protezione Civile ha compiti di previsione e di prevenzione del rischio rispetto ad eventuali calamità naturali e, in presenza del verificarsi di calamità naturali, ha il compito di prestare soccorso alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi e di armonizzare, insieme agli organismi istituzionali preposti, tutte le iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita». Il comune, come è prassi consolidata, redige delle schede dettagliate sulla consistenza dei danni, schede che vengono successivamente messe a confronto e validate dai rilievi effettuati dalla Protezione Civile e ammessi a finanziamento se corrispondenti con i rilievi della Protezione Civile. Nel frattempo, se il comune è in grado di anticipare fondi di bilancio, interviene in proprio. L’auspicio del sindaco Gaudio è che non si ripetano esperienze già vissute. «I problemi più importanti – ha concluso il sindaco dottor Vincenzo Gaudio sulla base delle esperienze pregresse – sono la carenza di liquidità che attanaglia soprattutto i piccoli comuni ed i tempi lunghi della burocrazia regionale. Ecco perché chiediamo tempi più rapidi rispetto al passato».
Pino La Rocca