Villapiana, solenne riconoscimento al caporal maggiore Iannuzzi ferito in Afghanistan
In un’aula consiliare gremita di cittadini, autorità civili e militari si è svolta a Villapiana la cerimonia di conferimento del “Riconoscimento solenne per l’alto dovere militare” al caporale maggiore Fabio Iannuzzi, il soldato del secondo reggimento degli Alpini di Cuneo rimasto ferito in uno scontro a fuoco lo scorso 25 ottobre nella regione di Bakwa in Afghanistan.
Autorità e cittadini hanno accompagnato in corteo dal Municipio tra le bandiere tricolori e il gonfalone comunale il caporale Iannuzzi presso l’aula consiliare dove è stato accolto dal coro degli alunni dell’istituto comprensivo “G. Pascoli” che ha intonato l’inno nazionale. Il sindaco Rizzuto che ha espresso “profonda gratitudine” al caporale Iannuzzi, “per essersi distinto nel suo importante lavoro tale da rappresentare un esempio per i giovani e le generazioni future”.
Il capitano Raffaello Moccia è intervenuto in rappresentanza del comando del II° Reggimento Alpini di Cuneo guidato dal colonnello Cristiano Chiti, dove, sempre ieri (giovedì), si svolgeva una cerimonia in ricordo dell’Alpino morto in quel tragico scontro a fuoco, il caporale Tiziano Chierotti. Ad accompagnare il capitano Moccia il Cms Luca Locci e il Cm Giuseppe Biecciu, due giovanissimi militari che quel 25 ottobre scorso erano insieme a Iannuzzi in servizio di pattugliamento.
“Fabio ha fatto il proprio dovere dando lustro all’Esercito e Villapiana si è contraddistinta per la vicinanza dimostra nei suoi confronti”, a parlare è il generale Liborio Volpe del comando militare Regione Calabria, che ha poi consegnato lo stemma dell’Esercito a Iannuzzi, Locci e Biecciu.
Infine l’intervento del vice prefetto vicario di Cosenza Massimo Mariani. “Il consiglio comunale è il luogo che rappresenta la base della democrazia – ha detto il vicario Mariani- . La democrazia è un valore che abbiamo conquistato con molti sacrifici- ha aggiunto Mariani- gli stessi sacrifici con cui i nostri militari, uomini e donne, svolgono la loro missione nei vari Paesi del mondo”.
Pasquale Bria