Amendolara perde la Bandiera Blu. Polemiche sulla “singolare” protesta del sindaco
Ad Amendolara forse si sta parlando più in questi giorni della Bandiera Blu, a seguito della mancata riconferma, che nel corso dei due anni precedenti quando il prestigioso vessillo sventolava sul Palazzo di Città.
Sotto accusa, da parte di alcuni cittadini e delle locali forze di centrosinistra (Pd, Sel e Rifondazione Comunista) la “singolare” scelta del sindaco Antonello Ciminelli di non rispettare volutamente i termini di presentazione della domanda di partecipazione da inoltrare alla FEE per protestare contro il pericolo trivellazioni petrolifere che incombe sul mar Jonio e sul Golfo di Taranto.
Che Amendolara meriti o non meriti l’ambito riconoscimento questa è un’altra storia. «Se non giochi la schedina non puoi fare tredici», scrive Mario Melfi su facebook. L’ex sindaco appare ovviamente contrariato in quanto la conquista della Bandiera Blu nel maggio 2011 arrivò proprio al termine del suo decennale mandato.
In generale, la protesta contro le trivellazioni non viene messa in discussione quasi da nessuno. Ciò che proprio non è andato giù al centrosinistra cittadino è il “modus operandi” di Ciminelli e dell’Amministrazione comunale in carica di privare il paese della Bandiera Blu che come ogni riconoscimento va saputo comunque valorizzare altrimenti resta soltanto un inutile drappello.
«Caro sindaco, non sarebbe stato più sensato protestare, dimostrando di essere una località rinomata e meritevole della Bandiera Blu?», hanno scritto su un manifestino murario i consiglieri di minoranza Rocco Salerno, Vincenzo Gaetano e Stefano Osnato (all’appello manca Gaetano Rotondò, ndr). «Forse sarebbe stato meglio parlarne con i cittadini – scrivono ancora i tre consiglieri – e accertarsi che fosse condivisa, non la protesta, ma la sua forma». Magari rispolverando una di quelle assemblee popolari promesse in campagna elettorale.
Ed ecco che più di un cittadino ad Amendolara si sta chiedendo in questi giorni: «Ma di chi è la Bandiera Blu? Del sindaco? Dell’Amministrazione comunale? Della cittadinanza tutta?». Altri invece ritengono che in alcuni casi un primo cittadino debba assumersi anche le sue responsabilità investendo su alcune scelte impopolari che potrebbero anche portare risultati in futuro.
Ma sta di fatto che il sindaco Ciminelli non accetta assolutamente le critiche che gli vengono rivolte dall’opposizione in merito alla scelta di questa particolare protesta. «Perché – dice l’avvocato, sventolando una delibera di Consiglio Comunale del 14 dicembre del 2012 – in quella sede nel corso di un’assise congiunta con sindaci, esponenti politici e della società civile (dove si parlò di trivellazioni, ndc), in conclusione presentai questa particolare forma di protesta (riportata per iscritto in delibera) senza ricevere nessuna obiezione. Tant’è – conclude Ciminelli – la delibera stessa venne approvata all’unanimità, compreso il parere favorevole degli esponenti dell’opposizione».
Vincenzo La Camera