Oriolo, a scuola di apicoltura. Quando i piccoli insetti possono diventare una risorsa

Si è concluso nelle sale del Castello medievale di Oriolo il corso teorico-pratico sulla micro filiera “Apicoltura e Miele”, organizzato dall’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) ex Arssa. Il corso è stato tenuto dall’esperto di apicoltura e divulgatore agricolo Arssa Giuseppe Orrico in collaborazione con l’organizzatore Domenico Lanza e con la collaborazione dell’Amministrazione comunale. Le lezioni hanno avuto una durata complessiva di 18 ore ( 9 teoriche in aula e 9 pratiche sul campo).
Nella parte teorica sono state approfondite le nozioni generali sull’apicoltura e sull’allevamento delle api, analizzando gli aspetti normativi e le condizioni ambientali idonee al loro allevamento. Nelle lezioni sul campo sono state fatte prove di gestione delle arnie e di lavorazione del prodotto in laboratorio, dalla preparazione degli alveari alla smielatura. La ricca presenza di piante spontanee come il rosmarino, la sulla e il ginestrino e di piante ortofrutticole e non (albicocco, agrumi, pesco, eucalipto, leguminose, ecc..), in concomitanza alle ottime condizioni ambientali dell’Alto Jonio Cosentino, fanno di questo territorio l’habitat ideale per l’allevamento delle api. Un valore aggiunto è la purezza dell’aria, ancora poco contaminata dalla chimica delle colture intensive e dall’inquinamento delle industrie, che fa sì che un’attività come l’apicoltura, i cui costi di avvio non sono elevati, possa fornire un interessante sbocco lavorativo per i giovani che vivono qui.
La storia stessa racconta che già all’epoca di Federico II, il territorio, ricco di sulla, consentiva rinomate e abbondanti produzioni di miele mono-floreale nell’Alto Jonio Cosentino. Domani (mercoledì) la consegna degli attestati di partecipazione da parte del Dirigente Arssa Bruno Maiolo.
Vincenzo La Camera