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Alessandria. Auto in un burrone, muore ragazzo. Corpo recuperato dopo ore

Alessandria. Auto in un burrone, muore ragazzo. Corpo recuperato dopo ore
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alessandriaTre giovani di Alessandria finiscono in un burrone con una Panda 4x 4: uno dei tre è morto dopo l’incidente mentre gli altri due sono finiti all’ospedale di Rossano con ferite e abrasioni superficiali per cui pare non siano in pericolo di vita. Il giovane deceduto è Marco Arvia, 27 anni, di professione Veterinario, gli altri due giovani che erano in sua compagnia sono G. B., 22 anni, che era alla guida del fuoristrada e G.B., 14 anni, che gli sedeva accanto, mentre il giovane Veterinario era seduto sul sedile posteriore. L’incidente, secondo notizie non ancora confermate, si sarebbe verificato introno alle 2.00 e quindi nel cuore della notte tra sabato e domenica e ad alta quota, precisamente in località Fossa Lupara alle pendici del monte Sparviero in agro di Alessandria del Carretto, quindi a oltre 1.000 metri di altitudine, sulla strada cosiddetta Pedemontana che, superata la zona del lago Forano, collega Alessandria del Carretto con Plataci.

Secondo indiscrezioni raccolte in paese i giovani, dopo aver trascorso la serata con gli amici presso l’Ostello della Gioventù, si sarebbero avventurati con l’auto sulla strada alquanto impervia che passa alle falde dello Sparviere per andare, pare, a vedere la neve che a quell’ora cadeva copiosa, senza però essere e conoscenza che quella strada nella suddetta località era interrotta a causa di una delle tante frane causate dal maltempo dei giorni scorsi. Trovatisi all’improvviso con la carreggiata ostruita, i giovani hanno interrotto il viaggio e cercato di fare inversione di marcia su quello che rimane della carreggiata. Un’inversione non certo agevole, sia per l’oscurità che per l’angustia della carreggiata. Fatto sta che il conducente dell’auto, anche a causa dell’oscurità della notte, ha perduto il controllo del mezzo che è precipitato in un profondo burrone con un volo di oltre 100 metri, impattando violentemente e arrestando la sua corsa contro un grosso albero.

Un urto violento contro un ostacolo fisso che deve essere stato fatale per il povero Marco Arvia che sedeva sul sedile posteriore dell’auto. Lo stesso conducente dell’auto, uscito non senza difficoltà dal mezzo, avrebbe attivato subito i soccorsi mentre il giovane Marco Arvia sarebbe rimasto incastrato tra le lamiere della Panda da cui sarebbe stato estratto dai Vigili del Fuoco solo dopo alcune ore a causa del ritardo con cui sarebbero arrivati i soccorsi, ma anche per le difficoltà oggettive ad operare in una zona difficile da raggiungere e peraltro poco praticabile perché molto scoscesa. Intorno alla presunta lentezza dei soccorsi, sono comunque in corso indagini da parte delle Forze dell’Ordine che naturalmente mantengono il più stretto riserbo. Pare comunque che il corpo esamine del povero Marco Arvia sia stato estratto dall’auto e recuperato dal fondo del burrone solo alle prime luci dell’alba e trasferito presso l’ex ospedale di Trebisacce dove rimane tuttora sotto sequestro cautelare a disposizione dell’autorità giudiziaria, che deciderà a breve se disporre o meno l’esame autoptico.

Pino La Rocca

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