Cassano, agricoltura Piana di Sibari in ginocchio. Papasso invita Oliverio ad intercedere presso il Governo

Il primo cittadino di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, con una missiva indirizzata al neo presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha chiesto lo stato di calamità naturale e il sostegno per la grave crisi nella produzione agricola che ha colpito il territorio sibarita. Papasso ha voluto scrivere per sottoporre all’attenzione del Governatore la grave situazione di crisi che ha investito, in questi ultimi tempi, la produzione agrumicola della Piana di Sibari; crisi che, sopraggiungendo subito dopo quella che ha riguardato la produzione delle pesche e delle nettarine nel periodo estivo, sta mettendo seriamente in ginocchio gli agrumicoltori, con conseguenze negative sul piano economico, occupazionale e sociale.
“Per questo nuovo stato di emergenza – dice Giovanni Papasso – giocano sicuramente molti fattori, fra i quali il protrarsi della bella stagione fino a dicembre e la conseguente maturazione precoce degli agrumi, ma particolarmente l’importazione di frutta dai Paesi Esteri, che ha causato il crollo dei prezzi ed ha messo in seria difficoltà gli agricoltori che, in maniera pressante, si rivolgono alle Istituzioni per chiedere aiuto e sostegno”.
“Conoscendo la tua grande esperienza in questo campo – rimarca Papasso parlando al Governatore amico dello stesso colore politico – e ricordando la tempestività con la quale risolvesti, tempo addietro, il problema della gelata, ho pensato di rivolgermi a te per sollecitare un tuo autorevole intervento presso il Governo Centrale perché venga dichiarato lo stato di emergenza, per sostenere gli agricoltori e favorire il superamento di uno stato di crisi che sta dando un ulteriore colpo alla già fragile economia di questo territorio. Sono certo che non farai mancare il tuo preciso, puntuale e concreto interessamento”. In ultimo il primo cittadino cassanese ha voluto formulare nuovamente gli auguri a Mario Oliverio invitandolo nei prossimi mesi a far visita alla città.
Caterina La Banca