Parco del Pollino, censiti 138 alberi monumentali
Faggio e pino loricato le più numerose
Si è concluso il primo censimento degli alberi monumentali del Parco Nazionale del Pollino, progetto avviato nel 2012 con la predisposizione di una scheda di segnalazione degli alberi, a cura dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali.
Sono 138 gli alberi censiti (compresa la formazione degli alberi serpente). Le specie maggiormente rappresentate sono il faggio con 37 alberi censiti e il Pino loricato con 33 esemplari. Segue l’Abete bianco con 16, la Roverella (s.l.) con 15, Cerro (9), Castagno (8), Olivo (6), Acero (3), Leccio (3), Frassino meridionale (2), Ontano napoletano (2) e il Carpino nero, il Fico e la Sughera, quest’ultime con un solo esemplare. Tra questi, oltre ad esemplari già noti come il Patriarca, la Quercia di Licari, il Faggio delle sei sorelle, il Castagno di Grisolia e altri, ve ne sono tantissimi, per lo più sconosciuti, che per la prima volta sono stati censiti come alberi monumentali.
Nella realizzazione del progetto è stato coinvolto il Coordinamento territoriale per l’ambiente del Corpo Forestale dello Stato attraverso i 21 comandi forestali sparsi sul territorio. Una volta raccolte le segnalazioni, da parte del CFS, di naturalisti, di guide e di semplici amanti degli alberi si è iniziata la fase di caratterizzazione e analisi dei singoli alberi con rilievo dei dati biometrici, georeferenziazione, classificazione botanica, stato fitosanitario e altro. Questa fase, a cura dei funzionari dell’Ente Parco, ha richiesto circa 35 sopralluoghi in campo.
Con i dati ottenuti si è costruito un Data Base degli alberi monumentali del Parco ricco di informazioni sui singoli alberi a cui si aggiunge un cospicuo reportage fotografico con riprese di alta definizione.
«I risultati del primo censimento – dichiara il presidente del Parco, Domenico Pappaterra – sono di importanza straordinaria per la conoscenza del patrimonio arboreo monumentale del Parco in considerazione del fatto che esso ha fornito una prima misura della consistenza dello stesso e dell’impegno che richiederà la sua eventuale prosecuzione».
Gli alberi monumentali (vetusti, annosi e di grande dimensione) sono dei veri e propri “archivi biologici”, da cui è possibile ottenere, attraverso varie metodologie, dati di tipo biologico e di tipo ecologico.
«Oltre agli aspetti di ordine strettamente biologico – spiega il presidente del Parco, Pappaterra – gli alberi monumentali sono portatori di valori culturali. Il territorio del Parco del Pollino ne è particolarmente ricco ed è per questo motivo che il censimento va continuato nel tempo perché sempre nuove segnalazioni di alberi vengono fatte.
Molti di questi alberi – conclude Pappaterra – almeno quelli ubicati in posizioni accessibili, potranno divenire mete di visitatori curiosi di ammirarli, opportunamente guidati da sentieri dedicati agli stessi alberi ed arricchiti da cartellonistica didattica».
Federica Grisolia
Vorrei farvi notare che c’è un errore nel titolo: sono state censite non 138 specie, ma 138 alberi.
S.
Abbiamo corretto. Grazie per la segnalazione
Saluti, la redazione