Il Comune di Trebisacce rischia il commissariamento

Rischio di commissariamento del Comune? E’ quello che teme il consigliere di Minoranza Davide Cavallo commentando il fatto che il Prefetto di Cosenza nella mattinata di ieri, attraverso una comunicazione istituzionale, ha diffidato ciascun consigliere comunale ad approvare, entro il termine perentorio di 20 giorni, il Conto Consuntivo 2014 che per legge doveva essere approvato entro il 30 aprile. Rischiano perciò di complicarsi le cose in seno al palazzo in quanto l’eventuale mancato adempimento imposto dal Prefetto, comporterebbe realmente l’avvio della procedura di scioglimento del consiglio ed il commissariamento dell’ente.
Ne ha dato notizia lo stesso Cavallo destinatario della diffida. Ma perché il civico consesso del 30 aprile ha omesso di esaminare e approvare il Consuntivo pur essendo all’ordine del giorno? Secondo la Maggioranza si trattava solo di completare la documentazione contabile al fine, anche, di incassare “il visto favorevole” del Revisore dei Conti che aveva espresso parare negativo. Un parere che invece, secondo quanto scrive il consigliere Cavallo, «non poteva che essere negativo perché nel Consuntivo – scrive Cavallo in sintonia con un articolato documento elaborato da Trebisacce Futuro – ci sono irregolarità tali da impedire alla Maggioranza di predisporre un documento privo di vizi di contenuto. Il tutto – ha commentato ancora Cavallo elencando una per una tutte le lacune a suo dire contenute nel Consuntivo – a riprova del tentativo di continuare e nascondere scelte operate in assoluto contrasto con le indicazione da tempo dettate dal Revisore». Secondo l’ex coordinatore dell’UDC, «Tutto questo è l’ennesima riprova dell’assoluta superficialità e approssimazione che caratterizzano l’operato dell’esecutivo-Mundo che, – conclude l’avv. Cavallo agitando lo spauracchio del commissariamento – nel tentativo di nascondere scelte inconciliabili con le condizioni economiche dell’ente, ha predisposto un Consuntivo “farlocco” che non potrà essere risanato nel giro di pochi giorni…».
Pino La Rocca