Civita attraverso gli occhi dei rifugiati. Al via progetto “Guidiamoci”

“Guidiamoci”, un progetto per far conoscere Civita, il borgo arbereshe, attraverso gli occhi e le parole dei beneficiari dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). L’iniziativa, che ha preso il via pochi giorni fa, è stata promossa dallo Slow Tourism Calabria, presieduto da AntonLuca De Salvo, con la collaborazione degli operatori e delle figure professionali del Centro Sprar di Civita, diretto da Stefano Cervone.
L’obiettivo è quello di formare i cosiddetti “conoscitori del borgo civitese” che acquisiranno, così, tecniche di comunicazione, conoscenze, metodi e strumenti per coadiuvare le guide ufficiali del Parco Nazionale del Pollino e tutte le guide che ne faranno richiesta. «Le finalità del progetto – sottolinea De Salvo – sono quelle di fornire ai visitatori una conoscenza del borgo attraverso gli occhi e le parole dei beneficiari dello Sprar, provenienti da nove nazioni (Mali, Togo, Gambia, Bangladesh, Ghana, Sierra Leone, Senegal, Nigeria, Pakistan).
«L’inserimento sociale – dichiara Cervone – parte anche da nuovi metodi e nuove visioni, con un solo obiettivo: integrare».
Federica Grisolia