I “Suoni” etno-jazz salutano le serate castrovillaresi
Da ormai dieci anni, i ritmi etno-jazz allietano le serate castrovillaresi durante il festival “Suoni”, ideato da Gerardo Bonifati, direttore artistico del Carnevale di Castrovillari, e Sasà Calabrese, musicista di punta della città del Pollino. Ed è così che il Protoconvento francescano di Castrovillari si è trasformato in uno scenario dalle musiche contaminate etno-jazz, di arte e cultura che rispecchiano i paesi di appartenenza di chi si esibisce. La kermesse si è conclusa ieri sera (22 luglio) con Joe Barbieri, artista napoletano che ha portato il singolo “L’arte di meravigliarmi, contenuto nel suo nuovo album “Cosmonauta da appartamento”. La serata è stata aperta da musicisti calabresi, i “Marasà”. Suoni dai diversi ritmi. Non poteva mancare un omaggio a Luigi Tenco. I suoi brani più conosciuti sono stati impreziositi dagli arrangiamenti di Roberto Musolino (voce, melodica e piccolo basso) ed eseguiti da Alfredo Biondo (pianoforte), Alessio Sisca (batteria), Sasà Calabrese (contrabbasso). Tanti i nomi che si sono susseguiti in queste serate di musica. Tra gli altri Nino Buonocore, il cantante di “Scrivimi”, e Enzo Decaro.
E se le serate si sono concluse ieri sera, “Suoni” continuerà comunque fino a domani venerdì (24 luglio) con gli ultimi due giorni di “Estadanza”, novità assoluta di questa edizione: per una settimana corsi di musica e danza popolare con il ricercatore e antropologo della danza Pino Gala. Inoltre, alle ore 11.30, la presentazione, dell’album “Il ritmo dopo la cadenza” di Paolo Martino, per mantenere viva la tradizione popolare.
Federica Grisolia