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L’estate a Oriolo è “Festa in Strada”. Un piccolo comune alla riscoperta del “made in Italy”

L’estate a Oriolo è “Festa in Strada”. Un piccolo comune alla riscoperta del “made in Italy”
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Nonostante la frana che a primavera ha colpito il paese e che ancora oggi non è stata risanata del tutto, Oriolo si tuffa nella sua estate fatta, come da tradizione, di accoglienza e di emigrati che ritornano per trascorrere qualche giorno in famiglia. Dopo il successo dello scorso anno, l’assessorato al Commercio, Artigianato, Attività produttive, guidato da Vincenzo Brancaccio, ripropone l’appuntamento con “Festa in Strada”. Quattro giorni di animazione, cultura, enogastronomia, tradizioni che rivitalizzeranno, come si faceva una volta, le principali strade del paese, a cominciare dalla centralissima via Roma. Una riscoperta del “made in Italy” che solo i piccoli comuni sanno ancora garantire, non solo nei prodotti della tavola ma anche in quella creatività di saper confezionare eventi con un budget risicato.

«L’evento – commenta il consigliere comunale Brancaccio – si propone di combinare svago e tematiche ambientali grazie a concerti, conferenze, teatro, intrattenimento per bambini e sana alimentazione, con numerosi punti di ristoro lungo la strada a base di prodotti tipici e a filiera corta. Quest’anno, infatti, il tema della manifestazione è “La tutela dell’ambiente per una sana alimentazione». Proprio in questo contesto Oriolo, il 13 agosto alle 19, presenterà il suo marchio De.Co. che sarà attribuito ad alcuni prodotti enogastronomici d’eccellenza. Testimonial dell’evento, lo chef napoletano Pietro Parisi, detto il “cuoco contadino”, all”opera con la preparazione di succulenti pietanze da distribuire “on the road”.

L’appuntamento con “Festa in Strada” è per il 2, 5, 13 e 18 agosto (leggi il programma completo sotto l’articolo). Dalla “Street art school” di Cosenza per la realizzazione di murales in punti del paese da rivalutare, alla sfilata-raduno delle mitiche Fiat 500; dal teatro delle ombre alla magia delle sculture di ghiaccio; dagli artisti di strada alle mille bolle di Fragolino per far impazzire i più piccolini. Un programma coinvolgente per tutte le età che vedrà anche i negozi aperti con gazebo esterni. Un salto di qualità verso un turismo partecipato, tanto ricercato a livello internazionale. Una macchina organizzativa che vede il coinvolgimento, sotto la supervsione dell’assessorato al Commercio, Artigianato, Attività produttive, anche della Pro Loco e del comitato “Se Ci Credi Pedala”. Nel corso delle serate anche una proiezione di fotografie inedite sull’Alto Jonio, a cura del fotografo Pasquale Lamitella, e organizzata dall’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio.

Vincenzo La Camera

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Luigi Adinolfi
Luigi Adinolfi
9 anni fa

E’ interessante notare come il settore attività produttive si concentri da un anno a questa parte su via Roma, mentre in Contrada Santa Marina (sede di numerose attività Produttive, i rovi hanno invaso la strada, i pozzi di scolo sono tuttora completamente otturati e da ben prima delle frane di marzo ad oggi non è stato fatto nessun intervento di manutenzione, neanche minimo). La strada è sì Provinciale, ma il terreno è comunale e se in 5 mesi da marzo ad oggi non è ancora stato fatto nulla dalla Provincia è il comune che deve incontrare le imprese per discutere insieme sulla risoluzione del problema. Cosa non avvenuta. In questo caso il settore potrebbe essere rinominato da attività produttive ad attività “evasive”.
Al danno si aggiunge la beffa:
per riparare una minima rottura alla conduttura dell’acqua (che tra l’altro non era nemmeno interrata…) è stato impiegato più di un mese (con conseguente perdita di enormi quantità di acqua potabile e chiusura della conduttura un giorno sì e l’altro pure).
In questo caso si suggerisce personalmente una sostituzione del nome da attività produttive ad attività “dispersive”.
Il senso generale è quello di tanta improvvisazione e un atteggiamento “organizzativo” alla “panem et circenses” che di produttivo ha veramente molto molto poco…