Castrovillari, problema rifiuti. Civiche: «Vietato imbrogliare i cittadini»

«Nutriamo forti perplessità che un sindaco che già nel suo primo, breve mandato, si è segnalato per una politica dei rifiuti vecchia e fallimentare e che anche ora ha continuato sulla stessa falsariga, lasciando la città sommersa dai rifiuti, sia capace di risolvere il problema con vantaggio per Castrovillari e per chi vi abita». Continua a tenere banco, nella città del Pollino, la questione rifiuti e, questa volta, a tornare sull’argomento sono le Liste Civiche, commentando, così, l’annuncio del sindaco, Mimmo Lo Polito, di un tavolo di concertazione con i sindaci della ex Comunità Montana per lo smaltimento dei rifiuti. «Un progetto che – si legge nella nota delle Civiche – è stato elaborato e proposto dall’associazione ambientalista “Il riccio” di Castrovillari già nei primi anni 2000, presentato all’allora presidente della Comunità Montana, Pietro Armentano, con l’apporto del dottor Enzo Favoino, della Scuola Agraria del Parco di Monza, per poi arenarsi a causa dell’ostilità preconcetta dell’Amministrazione dell’epoca».
Secondo il coordinamento politico, dunque, è «vietato bleffare, raccontare favole o, peggio, imbrogliare i cittadini». Le perplessità maggiori, per le Civiche, riguardano «la riapertura e ingrandimento della discarica dismessa di Campolescia, anziché messa a norma, bonifica e definitiva tombatura, come decretato dalla Regione. Per non parlare – hanno aggiunto – di un “oscuro” e opaco progetto che l’Amministrazione Lo Polito ha addirittura inserito nella sua programmazione triennale – già approvata in Giunta – (e di cui non si riescono ad avere dettagli precisi), circa una centrale a biomasse che l’Amministrazione stessa vorrebbe costruire sul nostro territorio. Mentre, in tutta la Calabria e in tutta Italia – conclude la nota – si moltiplicano le iniziative popolari e delle Amministrazioni oculate contro questo genere di iniziative lesive degli interessi e dei diritti dei cittadini».
Federica Grisolia