Villapiana, lettere intimidatorie a padre e figlio impegnati in politica
Due lettere anonime, dai toni e dai contenuti intimidatori, sono state recapitate alla famiglia del segretario del Circolo PD di Villapiana, Domenico De Santis e del figlio Adolfo, 21 anni, delegato regionale del PD calabrese e segretario cittadino dei Giovani Democratici di Villapiana. Il recapito delle due lettere nella buca della posta della famiglia De Santis, a Villapiana Lido, sarebbe avvenuto nell’ultima settimana ma in giorni diversi, la prima il 12 e la seconda il 15 gennaio. Si tratterebbe di due lettere scritte al computer in formato A4, scritte in corretto italiano in cui, pare, facesse difetto solo la punteggiatura.
La notizia è stata diffusa nella giornata di domenica 17 dal giovane figlio del segretario, l’universitario Adolfo De Santis, il quale ha riferito di aver subito consegnato le due lettere nelle mani delle Forze dell’Ordine perché siano avviate le indagini per risalire ai mandanti dell’intimidazione. Un atto, questo, sicuramente vile e odioso, da condannare senza se e senza ma, nuovo per Villapiana e che perciò ha suscitato subito sdegno e anche stupore tra le forze politiche perché indirizzato a persone, sia il padre che il figlio i quali, pur essendo impegnati attivamente nella normale dialettica politica, hanno mantenuto sempre atteggiamenti sobri e mai irriguardosi.
L’ambito in cui si muovono le Forze dell’Ordine, dopo aver preso in esame il campo privato, è infatti quello politico, nell’ambito del quale, di recente, il giovane De Santis ha mosso rilievi critici alla Maggioranza circa l’ipotesi di confermare e magari estendere anche alle case private la tassa di soggiorno. Ipotesi che è stata del resto caldeggiata anche dalla Minoranza. Ma anche in questo caso, come del resto in passato, le osservazioni del giovane universitario sono state motivate e sobrie sia nei toni che nei contenuti, in linea del resto con lo stile moderato del papà Domenico De Santis, medico, che da alcuni anni è segretario del Circolo PD, incarico che svolge senza alcuna ambizione personale e sempre all’insegna della moderazione e dell’equilibrio.
Ecco perché la notizia delle due lettere intimidatorie, diffusasi in un baleno nella comunità, ha destato sconcerto e preoccupazione perché recapitate a destinatari impegnati in politica ma all’insegna di una sostanziale moderazione. «Le due lettere, – ha commentato Adolfo De Santis – sono state consegnate alle Forze dell’Ordine che hanno messo al corrente S.E. il Prefetto ed hanno subito avviato le indagini al fine di poter fare chiarezza quanto prima su un gesto vile che ha il sapore di una intimidazione ignobile che tenta di scoraggiare – ha aggiunto il giovane Dem accomunando il proprio agire politico a quello del papà – un impegno politico caratterizzato sempre dal disinteresse e dalla passione e condotto sempre all’insegna dell’ascolto del cittadino e delle sue istanze. Si tratta perciò – ha concluso il giovane Dem – di un attacco al buon senso e all’onestà intellettuale che non ci impedirà certamente di andare avanti senza arrenderci alla paura». Intanto ai due dirigenti del PD è già arrivata anche la solidarietà del presidente della Regione, Oliverio; del segretario provinciale Pd Guglielmelli, dell’ex parlamentare Laratta e di altri esponenti politici oltre che di rappresentanti locali della Maggioranza e della Minoranza.
Pino La Rocca