Morano, Rifiuti. De Bartolo scrive a Renzi: «No alla gestione associata»
Era il 18 febbraio scorso quando il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo e l’assessore all’Ambiente, Biagio Angelo Severino, con una dura presa di posizione bocciavano il piano regionale di riordino del servizio gestione rifiuti solidi urbani derivante dall’attuazione della Legge Regionale n. 14/2014, che vincola i Comuni a condurre in forma associata le funzioni di organizzazione e governo degli scarti. I due amministratori scrissero, in quella circostanza, una missiva al primo cittadino di Cosenza, ente capofila dell’omonimo Ambito Territoriale Ottimale (ATO) che raggruppa la provincia bruzia e, poi, dalla città capoluogo la nota è transitata al competente Dipartimento Ambiente della Regione Calabria per le opportune valutazioni. Questi, riscontrando le osservazioni pervenutegli, ha ritenuto solo in parte ammissibili le integrazioni proposte dal Comune di Morano, non accogliendo quelle che, invece, il sindaco di Morano considera «di fondamentale importanza emendare».
«I risultati ottenuti a seguito della nostra iniziativa – commenta De Bartolo – non ci soddisfano completamente. Abbiamo chiesto di modificare radicalmente l’articolo 11 della Convenzione, sopprimendo il Fondo di Garanzia (che avrà un peso specifico sul Bilancio: € 0,50 per abitante) e cassando altre disposizioni in esso contenute e a nostro avviso insostenibili: ci è stato detto che non si può; abbiamo sollevato le problematiche inerenti al personale, all’impiantistica, alla “premialità” per gli enti virtuosi come il nostro: respinte anche queste. Soprattutto – spiega il sindaco – abbiamo sottolineato come la determinazione delle tariffe, debba riguardare autonomamente i Comuni e non l’ATO, in ragione dei risultati conseguiti dalle singole municipalità in termini di raccolta differenziata: ma, anche in questo caso la mozione è stata rigettata». «A cosa saranno serviti – si chiede il primo cittadino – anni di sacrifici e impegno per aumentare la percentuale di differenziata e portarla al 68,88% (media certificata anno 2015) e 71% (ultimo dato di gennaio 2016)?». Il sindaco De Bartolo ha chiesto al premier Renzi e al ministro dell’Ambiente Galletti un incontro urgente per discutere in merito, sperando si possa ancora invertire la rotta. «Porteremo a Roma le nostre istanze – conclude il primo cittadino. Questo modello non ci piace e lo diciamo apertamente con atti concreti, visibili e verificabili».
Alle parole del Sindaco fanno eco quelle dell’assessore Biagio Angelo Severino: «Siamo fortemente motivati a portare avanti la nostra idea di conduzione del servizio rifiuti» – dichiara l’esponente della Giunta moranese. «La gestione associata del ciclo rifiuti ci penalizzerebbe enormemente, vanificando sforzi e lavoro di un’intera comunità che nei prossimi mesi comincerebbe a vedere i frutti del suo impegno. Se le nostre istanze non dovessero produrre, integralmente, gli effetti sperati, dovremo sopportare ulteriori aggravi della Tari, tributo sul quale siamo già stati costretti a intervenire stante la variazione del sistema di calcolo».
La redazione