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Dopo fallimento progetto nuova Ss 106 si torna a parlare di passaggio in Basilicata

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L’ultimo scossone giunto da Roma dove la Corte dei Conti ha bocciato l’operazione “Terzo Megalotto Ss 106” non poteva non provocare reazioni. Queste, nel comune di Trebisacce, sono ancora più amplificate in ottica della prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale. Il movimento “Trebisacce Ideale”, che vede come candidato sindaco al momento Loredana Latronico (candidatura molto discussa all’interno dello stesso movimento), invita, dal palco social di facebook, tutti i sindaci a riunirsi con l’ipotesi delle dimissioni di massa per alzare l’asticella della protesta dopo le ultime novità sulla nuova Ss 106, identificata come la classica goccia che fa traboccare il vaso dopo una serie di “scippi” al territorio. E ancora viene avanzata la proposta, sempre dallo stesso movimento, di un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione uscente di Trebisacce e tutti i movimenti politici e i candidati a sindaco che sancisca l’impegno a non presentare nessuna candidatura facendo così saltare la tornata elettorale.

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A questa provocazione risponde l’attuale consigliere di minoranza, Davide Cavallo, tra i promotori del movimento “La Svolta” che vede come candidato a primo cittadino Paolo Accoti. Secondo Cavallo non è disertando le urne che si può sperare di invertire la rotta. «Le battaglie a difesa delle nostre comunità  – dice – debbano essere fatte dalle istituzioni attraverso scelte forti delle istituzioni». Ed ecco che il consigliere di minoranza torna a parlare di passaggio con la Regione Basilicata e con la Provincia di Matera, tramite un referendum popolare. Quella stessa ipotesi, per l’Alto Jonio cosentino, avanzata nel 2010 con la chiusura dell’ospedale di Trebisacce, coordinata da alcuni cittadini, e naufragata quando sul carro saltarono alcuni politicanti. «In questo modo – commenta Cavallo – finalmente i cittadini avrebbero la possibilità di dimostrare tutto il loro dissenso nei confronti di istituzioni sovracomunali sempre meno attente alle necessità di un territorio ormai abbandonato a se stesso e, come tale, bisognoso di essere artefice del proprio destino». Proposta a parte, comunque il movimento “La Svolta” ribadisce la ferma volontà di continuare a lavorare «alla costruzione di una compagine elettorale che aspiri a diventare squadra di governo della città di Trebisacce».

Vincenzo La Camera

 

 

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lucy
lucy
8 anni fa

…E il referendum dovrebbe avere esito favorevole e definitivo al passaggio in Basilicata, con una maggioranza di elettori schiacciante, e non tanto per dare un segnale di dissenso popolare alle istituzioni regionali, quanto per scegliere attivamente il futuro della nostra terra Alto Ionio. Esprimere un dissenso semplice non serve, se poi ci si rassegna all’abbandono cui ci hanno condannato le istituzioni regionali calabresi. il segnale forte da dare sarebbe questo: basta, cambiamo regione! ma io mi chiedo: sarebbe sufficiente cambiare regione? se il governo centrale continua a bocciare il 3 megalotto della 106, cosa cambia? il problema non è solo la chiusura dell’ospedale di trebisacce o la mancata realizzazione del 3 megalotto della 106, è proprio ciò che queste due mancate strutture rappresentano: l’abbandono dell’Alto Ionio al suo destino, da parte delle istituzioni. perciò noi cittadini della zona dobbiamo essere artefici del nostro destino, consapevoli del fatto che nessuno farà al nostro posto quello che spetta fare a noi. dunque, cari politici dei comuni interessati, animo!