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Trebisacce, indennità amministratori. Aumenti si, aumenti no. Querelle tra maggioranza e opposizione

Trebisacce, indennità amministratori. Aumenti si, aumenti no. Querelle tra maggioranza e opposizione
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Municipio di Trebisacce

Il movimento civico “Trebisacce Futuro” presieduto dall’imprenditore e già candidato-sindaco Pino Sposato (vice-presidente Paolo Accoti, segretaria Loredana Latronico e tesoriera Francesca Lista), ritorna sul tema del presunto aumento delle indennità a favore degli amministratori e dei delegati e, per rendere pubbliche le proprie tesi, ha convocato un’apposita conferenza-stampa. «Intendiamo fare chiarezza sulla questione degli aumenti previsti per gli amministratori e i delegati e contestare – ha esordito l’imprenditore Sposato – le illazioni le offese di malafede e di ignoranza rivolte alla Minoranza attraverso un video dal sindaco Mundo e da qualche altro esponente della Maggioranza che dovrebbe essere super partes per il ruolo istituzionale che riveste».

Ritornando nel merito dei presunti aumenti di 40mila euro relativi alle indennità a favore degli amministratori e dei delegati, fatti passare secondo la Minoranza, per spese elettorali, Sposato ha rinfacciato al sindaco Mundo di non aver utilizzato come controprova documentale il Bilancio di Previsione 2012, ma il cosiddetto PEG, un documento interno del tutto provvisorio, redatto dall’ufficio di ragioneria per comodità interna. Secondo “Trebisacce Futuro” il nuovo esecutivo farebbe insomma il doppio gioco, da una parte enfatizzando la situazione debitoria del comune e dall’altra aumentando le indennità a favore degli amministratori. «Valutato il grave disagio economico che vivono molte famiglie trebisaccesi ed il crescente aumento della fascia di povertà, – ha dichiarato tra l’altro Sposato – ci saremmo aspettati che gli aumenti previsti per gli amministratori e i delegati fossero destinati ai bisognosi. Come Minoranza – ha concluso Sposato – siamo preoccupati per la situazione finanziaria del comune perché, per portarlo in pareggio, si inventano proventi surrettizi fatti di entrate gonfiate e non esigibili come la Tosap, la tassa sulle affissioni, sull’occupazione di suolo pubblico, i cui dati recenti parlano di ben altre cifre». E’ intervenuta anche la dottoressa Latronico la quale ha spiegato che il Decreto 119 in realtà stabilisce i compensi previsti per gli amministratori in base al numero degli abitanti e vieta qualsiasi indennità a favore dei delegati o di altre figure di supporto, ma consente taluni aumenti in casi particolari fatti passare come “rimborso delle spese sostenute nell’ambito della materia oggetto dell’incarico”.

Pino La Rocca

 

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