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Finanziamento per nuova Ss 106 scompare dal documento finanziario del Governo

Finanziamento per nuova Ss 106 scompare dal documento finanziario del Governo
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Nuova S.S. 106: nell’allegato al DEF (Documento Economico e Finanziario) redatto dal Governo Gentiloni, ed in particolare nel capitolo che riguarda le infrastrutture di livello nazionale, è praticamente scomparso il finanziamento a favore del 3° Megalotto della 106 (Sibari-Roseto) e ogni altro finanziamento per l’adeguamento della S.S. 106 a partire da Rossano e fino a Reggio Calabria. Si tratta di un dietro-front del Governo che non intende aprire i cordoni della borsa e destinare tutte le risorse al centro-nord dell’Italia, o della sospensione temporanea di un progetto ritenuto troppo “impattante” sia sotto l’aspetto economico che ambientale? L’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” propende per la prima ipotesi e si meraviglia come la decisione di cancellare dal DEF i finanziamenti a copertura di un progetto già bello e pronto, non abbia fatto uscire dal letargo e insorgere la deputazione politica calabrese a tutti i livelli.

Da parte loro le associazioni ambientalistiche ed i cittadini del Comitato Civico che si battono per evitare di cannibalizzare ancora di più un territorio fragile e già compromesso come l’Alto Jonio, pur non essendo pregiudizialmente contrari alla realizzazione dell’opera, hanno accolto la notizia con un sospiro di sollievo e si augurano che i sindaci, sollecitati dai Ministeri interessati e accogliendo le istanze dei cittadini più sensibili al rispetto ambientale, si adoperino per presentare al Ministero e all’Anas una proposta alternativa e condivisa, che sia in grado di contemperare l’esigenza di vincere l’isolamento di questa parte di Calabria, di aumentare la sicurezza della “strada della morte” e di consentire al Governo, in tempi di vacche magre, di realizzare un’opera importante senza però sprecare troppe risorse pubbliche. In una parola, per uscire dall’attuale “impasse”, il tutto sarebbe compendiato nel sostantivo “raddoppio” del tracciato esistente. Con questa soluzione, peraltro già praticata in tutto il tratto che attraversa la Puglia e la Basilicata, si potrebbero conseguire sia gli obiettivi perseguiti dall’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” che quelli degli ambientalisti e del Comitato Civico. Di tutto ciò si parlerà comunque giovedì 27 aprile nella conferenza-stampa promossa dalla stessa associazione e in programma alle 15.30 presso il Comune di Trebisacce.

Pino La Rocca

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Giuseppe Ricucci
Giuseppe Ricucci
7 anni fa

Pagliacci tutti i politici locali che contribuiscono, o meglio favoriscono, la mancata realizzazione di questa importante opera!

Eugenio Grisolia
Eugenio Grisolia
7 anni fa

Tutti gli innumerevoli governi repubblicani hanno sempre avuto la certezza che le genti dell’Alto Jonio cosentino chineranno sempre la testa. Fino a quando continueremo ad accettare questa totale emarginazione magari giustificandola pure in nome di un assurdo “ambientalismo”? Fino a quando continueremo ad applaudire ministri che favoriscono il Nord inaugurando, per esempio, costosissimi e inutili raddoppiamenti delle autostrade bresciane o bergamasche mentre ci fanno morire su strade che non si trovano neppure in Afghanistan?

Leone
Leone
7 anni fa

Un serbatoio di VOTI SICURI li mette al riparo, chi non rispetta i MORTI non può rispettare i VIVI.

“CRISTO SI E’ FERMATO A NOVA SIRI” …….non a Eboli…

Giuseppe Ricucci
Giuseppe Ricucci
7 anni fa

La maggiore responsabile di questo stato di cose è il Sindaco di Roseto, paese maggiormente interessato dal problema della 106, che non ha intrapreso alcuna azione incisiva, limitandosi a declamare le bellezze del luogo – ma non si chiede chi ci viene se non ci sono adeguate infrastrutture di collegamento – e a spendere denaro pubblico per feste, festicciole e convegni, iniziative autoreferenziali che non portano ad alcunché di concreto. In tutto ciò con l’assenza totale di un’opposizione degna di questo nome.

Enzo Manera
Enzo Manera
7 anni fa

Siamo arrivati alle comeche finali. Arriveranno fischi e pernacchie fino a Roma.

PAGANO GIUSEPPE
PAGANO GIUSEPPE
7 anni fa

Ognuno è libero nel pensiero e nel modo di vedere le cose,sempre nel rispetto degli altri.CHI dà i numeri farebbe meglio a giocarseli.
Addebitare le maggiori responsabilità della mancata messa in opera della nuova SS106 addirittura al sindaco di ROSETO mi pare fuori luogo e priva di qualsiasi logica.Le responsabilità andrebbero cercate altrove e anche in tutti noi.