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Uova contaminate. Coldiretti Calabria: «Attenzione alle informazioni sul guscio»

Uova contaminate. Coldiretti Calabria: «Attenzione alle informazioni sul guscio»
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Continua l’allarme delle uova contaminate con l’insetticida fipronil. Al centro dello scandalo alimentare Regno Unito, Belgio, Olanda, Germania e Francia; controlli a tappeto anche in Italia, prima sui prodotti provenienti dall’estero e ora passando al setaccio l’intera filiera nazionale del comparto dei derivati.

Per Coldiretti Calabria «è fondamentale fare attenzione nell’acquisto e leggere le indicazioni sul guscio delle uova di gallina. Il codice riportato (vedi foto) con il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica il Paese d’origine (es.IT); seguono le indicazioni relative al codice Istat del Comune, alla sigla della Provincia e, infine il codice distintivo dell’allevatore».

«In Calabria – spiega Coldiretti – il consumo medio pro-capite è di 247 uova all’anno con una produzione regionale di circa 75 milioni di uova in allevamenti specializzati e circa 24 milioni di uova in allevamenti rurali per autoconsumo, quindi importiamo da fuori regione circa 79 milioni di uova di gallina annui, cioè il 44% di quello che consumiamo. Scegliere le uova prodotte in Calabria ed in Italia significa maggiore sicurezza alimentare; gli allevatori calabresi – conclude Coldiretti – stanno investendo molto nella qualità della produzione partendo dal benessere animale fino alla selezione dei cereali utilizzati nell’alimentazione delle galline».

Federica Grisolia

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