Amendolara, barca abbandonata in mare fa pensare al peggio. Naufragio a lieto fine per due uomini
Ritrovare una piccola imbarcazione sommersa in mare e scoprire al suo interno una borsa con dei documenti ed un cellulare, lascerebbe pensare ad una tragedia alla quale non poter porre rimedio. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio (sabato) al largo della costa di Amendolara in direzione pressapoco del molo San Francesco. Alcune imbarcazioni hanno incrociato sulla loro rotta una piccola barca a vela senza nessuno a bordo e avvertono immediatamente la delegazione di spiaggia della Guardia Costiera di Trebisacce per effettuare le manovre di recupero del natante. Operazioni svolte con l’ausilio delle imbarcazioni del locale rimessaggio. Una volta messo in sicurezza il natante, si scopre al suo interno la borsa contenente i documenti di un uomo, M.S., una scarpa e un cellulare. Cominciano così le ricerche del disperso da parte degli uomini della Guardia Costiera. Viene rinvenuta la scheda sim del cellulare ritrovato nella borsa e, dopo qualche telefonata, si riesce così a risalire al legittimo proprietario. L’uomo, rintracciato, viene convocato dal comandante della delegazione di spiaggia di Trebisacce per le dovute spiegazioni. Pare che sulla barca ci fossero due persone. A causare l’affondamento sembra essere stato un problema a poppa, che ha fatto scuffiare il natante. I naufraghi, indossato il giubbotto di salvataggio, sono riusciti a raggiungere la riva a nuoto. Ma ancora sotto shock non hanno denunciato immediatamente l’affondamento della piccola imbarcazione alla capitaneria di porto, mettendo così in serio pericolo la navigazione per le altre barche e creando una preoccupazione diffusa tra i bagnanti di quel tratto di spiaggia ad Amendolara. Comunque quella che poteva sembrare una tragedia si è conclusa con un grande spavento per i due naufraghi, destinatari anche di un’ammenda per le violazioni commesse.
Giovanni Pirillo