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Lsu/Lpu. «Senza denari non se ne cantano messe». Sindaco di Amendolara chiede chiarezza su fondi per stabilizzazione

Lsu/Lpu. «Senza denari non se ne cantano messe». Sindaco di Amendolara chiede chiarezza su fondi per stabilizzazione
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«Senza denari non se ne cantano messe». E’ quello che pensa il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, in merito alle più o meno fondate dichiarazioni di qualche sottosegretario o rappresentante di Governo che prova a tranquillizzare l’ambiente sulla questione ex Lsu/Lpu. «Ormai siamo a Natale – dice Ciminelli – e ancora non sappiamo se i Comuni potranno continuare a contare sul lavoro di queste persone oppure no. Quello che a tutt’oggi continua a circolare sono fantomatici emendamenti presentati in Commissione Bilancio del Senato, laddove, tutt’al più ed in maniera generica si fa riferimento alla stabilizzazione di dipendenti pubblici, non già dei nostri Lsu/Lpu». Ma il primo cittadino di Amendolara  non ci sta: «Basta dichiarazioni che annunciano stabilizzazioni senza prevedere risorse adeguate. Perché non ci dicono da dove prenderemo i soldi per pagare gli stipendi? Non ci resta che andare a Roma a chiederglielo di persona». Confermata dunque la protesta sotto il Senato della Repubblica prevista per giovedì 20 dicembre, «al netto di eventuale revoca, già consumata nei giorni scorsi, che è assolutamente da scongiurare».

 «Questa volta tutti a Roma – ribadisce Ciminelli, piaccia o non piaccia a tutti gli attori di questa infinita vicenda, ormai al limite del tragicomico. I comuni insieme ai lavoratori e alle loro famiglie, i sindacati non possono fallire questo appuntamento finale, dunque, di buona lena, ognuno faccia la propria parte, fino in fondo, senza indugi o tentennamenti, c’è in gioco la dignità di tutti i calabresi». E poi Ciminelli che, ricordiamo, ha rassegnato le sue dimissioni al presidente del Consiglio Comunale venerdì scorso per solidarietà nei confronti degli Lsu/Lpu, si rivolge ai colleghi sindaci, tra i quali qualcuno avrebbe annunciato le proprie dimissioni. «Basta annunci. Le dimissioni bisogna rassegnarle adesso, andiamo a Roma con le fasce in mano e la passione e la determinazione nel cuore».

Vincenzo La Camera

 

 

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
6 anni fa

Si prpspetta la chiusura di tanti Comuni e molti Sindaci si troveranno senza un Comune.Oggi ,questi lavoratori rappresentano la linfa vitale di tutti quei paesi dove svolgono il loro lavoro.Uffici comunali ,scuolabus,mense,spazzatura,manutenzione e tanti altri servizi vengono espletati e mantenuti grazie all’apporto e l’utilizzo di LPU e LSU.A questa gente,molti dei quali monoreddito,da circa quattro anni viene rinnovata l’assunzione annuale.Al momento e mancano pochi giorni per la fine dell’anno tutto tace.Non ci sono segni positivi se non annunci sterili e poco credibili,frutto di una classe dirigente inconcludente e incompetente.