Divieto di balneazione. Arpacal boccia il mare di Trebisacce e Villapiana in tre punti
“Balneazione 2019: un punto non conforme a Trebisacce e due a Villapiana”. Questa la laconica nota informativa trasmessa nella giornata di ieri 14 giugno ai Comuni di Trebisacce e Villapiana dal servizio tematico acque del Dipartimento Provinciale dell’Arpacal di Cosenza. Un annuncio che ha fatto scattare subito il divieto di balneazione nei due punti incriminati e il conseguente e legittimo allarme dei cittadini che, in presenza del caldo torrido e anomalo di questi giorni, hanno cominciato a frequentare la spiaggia per trovare un po’ di refrigerio. Il problema però è che le analisi effettuate dall’Arpacal di Cosenza sui campioni di acqua prelevati in determinati punti della spiaggia hanno evidenziato la presenza di coliformi fecali (enterococchi intestinali) oltre il limite consentito dalla normativa vigente.
Si tratta di inquinamento organico e cioè di coliformi fecali provocati dal mancato, o insufficiente, trattamento delle acque reflue da parte degli impianti di depurazione dei due Comuni, oppure di sversamenti in mare, da parte di privati, di acque reflue abusive e comunque non opportunamente trattate. Per Trebisacce i risultati dei campionamenti effettuati nei pressi del vecchio Campo Sportivo “A. Lutri” avrebbero rilevato la presenza di streptococchi intestinali con valore di 520 mentre la soglia massima è di 200.
Per Villapiana i campionamenti effettuati avrebbero rivelato valori pari a 240 presso il Lido “La Baia degli Angeli” e valori pari a 350 coliformi intestinali presso la foce del torrente Satanasso. Oltre a comunicare ai due Comuni i dati delle analisi, l’Arpacal di Cosenza ha invitato i comuni ad adottare i provvedimenti previsti in questi casi (Ordinanze di divieto balneazione nei 150 metri dei punti incriminati) e di avviare con somma urgenza le opportune indagini per individuare le cause dell’inquinamento al fine di poterle eliminare al più presto. Ricordiamo che Trebisacce (sesta volta) e Villapiana (new entry) sono stati insigniti della Bandiera Blu.
Pino La Rocca
Adesso si dessero da fare perché gli scarichi abusivi sono facilissimi da trovare e anche i depuratori sono facili da ispezionare… Ma già sappiamo come andrà a finire: si dirà una bugia che tutto è stato sistemato e l’inquinamento rimane quello che è.
Anche a Roseto Capo Soulico , Amendolara ,frequentemente, nei mesi estivi il mare è talmente pieno di residui fecali che fa veramente schifo anche solo mettere un piede in acqua. I depuratori sono sufficienti x la popolazione residente, 2000 anime, e n certamente x la presenza estiva !!! Si fregano soldi x l’ICI, massima aliquota ovviamente, x i rifiuti x i quali si paga annualmente anche se x un uso bimensile……segnalato da ANNI il problema depuratore nn hanno fatto alcunché. Come al solito quando si tratta di operare x la gente….vige la legge del ….chi se ne frega !!!!
Ma com’è possibile queste due località hanno anche ricevuto la bandiera blu qualcosa non funziona bene
Bisogna intervenire subito, il mare è la nostra ricchezza – non solo economica-e non possiamo stare e ignorare .Parlo da nativa del posto e amante del mare , da mamma (penso ai miei figli e ai loro futuri figli) ,da insegnante (diamo buoni esempi ai giovani e loro rispetteranno l ‘ambiente e sapranno darsi da fare prontamente in futuro): non diciamo che tutto si è risolto senza agire ..che la bandiera blu possa sventolare e dimostrerebbero il blu del nostro mare, che non ha nulla da invidiare ai mari più belli del mondo.
La Bandiera Blù viene assegnata principalmente per due motivi:la qualità delle acque di balneazione e i servizi offerti ai turisti.Se Trebisacce e Villapiana non soddisfano questi requisiti non meritano tale riconoscimento.Perchè sarebbe più opportuno e più giusto assegnare l’ambito “trofeo” a Paesi con pochi servizi ma con acque non inquinate dagli impianti di depurazione o peggio da fogne abusive.Se ,poi,nella fattispecie, si vanno ad analizzare le assegnazioni di quest’anno ,colpisce come Rocca Imperiale ,Montegiordano e Amendolara,paesi confinanti con Roseto C.S. ,Trebisacce e Villapiana ,non sono stati promossi per il “dovuto”riconoscimento.
Gent.mo dr. Pagano, per chiarezza dobbiamo precisare che il primo criterio per l’assegnazione della Bandiera Blu consiste nella richiesta alla FEE da parte dei comuni interessati ad ottenere il riconoscimento. E sta proprio qui, a mio modesto avviso, il corto circuito di questo sistema: i riconoscimenti, di qualsiasi tipo, non dovrebbero essere assegnati in seguito a richiesta; ma dopo verifiche, ispezioni e poi proposte ai comuni che si scoprono virtuosi. Saluti, Vincenzo La Camera
Leggo di bandiera blu per qualità dell’acqua e servizi…..ma quali servizi?
Non venitemi a dire che Trebisacce ha una spiaggia servita perchè mi metto a ridere.
Le spiagge servite sono altre….
Trebisacce: un bel paese ma distrutto dall’avidità e dall’incompetenza di chi l’ha amministrato negli anni….
Che peccato!!!