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Sì alle Messe anche nelle zone rosse, serve l’autocertificazione

Sì alle Messe anche nelle zone rosse, serve l’autocertificazione
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Nelle zone rosse come la Calabria, le chiese restano aperte e accessibili ai fedeli, dunque è consentita la partecipazione alle Sante Messe e ai riti religiosi. Sarà, comunque, d’obbligo portare con sé l’autocertificazione. E’ quanto annunciato ieri dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. Ovviamente, le celebrazioni si svolgeranno sempre nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. Tra queste, l’obbligo di indossare sempre la mascherina, igienizzarsi le mani, mantenere la distanza di almeno un metro e regolare l’accesso ai luoghi di culto con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.

Nessun cambiamento, quindi, a parte compilare l’autocertificazione per recarsi in chiesa. Circa la catechesi e lo svolgimento delle attività pastorali, alla luce delle indicazioni del Dpcm, la Segreteria generale della Cei consiglia “una consapevole prudenza; raccomanda l’applicazione dei protocolli indicati dalle autorità e una particolare attenzione a non disperdere la cura verso la persona e le relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l’uso del digitale”.

Già l’Ufficio catechistico nazionale con il documento “Ripartiamo insieme” aveva suggerito alcune piste operative. In particolare, per le zone rosse, la Segreteria generale invita “a evitare momenti in presenza favorendo, con creatività, modalità d’incontro già sperimentate nei mesi precedenti e ponendo la dovuta attenzione alle varie fasce di età”.

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