Vaccini Over 80. Al via il richiamo nell’Alto Jonio. Intanto la prima dose «ha salvato tanti anziani dal contagio»

Sembrano esserci buone notizie sul fronte vaccinazioni anti Covid nell’Alto Jonio Cosentino. Dopo il ritardo per la somministrazione della seconda dose di Pfizer agli anziani over 80, da questo fine settimana e sino al termine delle somministrazioni in tutti i comuni dovrebbero essere garantite le 3500 dosi necessarie a coprire il richiamo di tutti gli ultra ottantenni in tutti i comuni. Lo hanno assicurato i vertici dell’Asp di Cosenza al sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, delegato da diversi colleghi dell’Alto Jonio ad interloquire, anche con toni accesi, con l’Azienda Sanitaria Provinciale al fine di garantire un sacrosanto diritto che sino a poche ore fa sembrava fortemente a rischio.
E così oggi si torna a vaccinare, con le prime dosi per i richiami giunte nei comuni di Cassano allo Ionio, Trebisacce, Oriolo, Canna, Cerchiara, Montegiordano, Roseto, Villapiana, Rocca Imperiale. Si continuerà domani ancora con Trebisacce, Montegiordano, Rocca Imperiale ma anche Sibari di Cassano e Nocara. Per poi toccare, venerdì, ad Amendolara, San Lorenzo Bellizzi e ancora Oriolo. Dovrebbero chiudere il cerchio Albidona, Francavilla Marittima, Alessandria del Carretto, Plataci e Castroregio. Quest’ordine dei comuni non è assolutamente casuale, come spiega bene la dottoressa Antonella Arvia, referente Asp per le vaccinazioni sul territorio, ma è rispettoso dello stesso elenco con il quale i succitati comuni hanno vaccinato anche in prima dose. Ma la Arvia non si sbilancia, e non può farlo, sul rispetto della tabella di marcia, specificando che tutto dipende dalla disponibilità dei vaccini che arriveranno da Cosenza e pertanto questa previsione resta sub judice. Ma in questo caso arrivano in soccorso del territorio le rassicurazioni dei vertici aziendali incalzati dal sindaco di Amendolara e da altri suoi colleghi.
Quindi per quanto riguarda la somministrazione della seconda dose agli anziani, logica vuole che venga rispettato il medesimo criterio adottato per i comuni e quindi scorrendo gli elenchi partendo da chi ha ricevuto per primo la dose iniziale, sino – si spera – a vaccinare tutti. Sicuramente da quanto ha più volte ribadito l’AIFA (Agenzia Italiana del FArmaco) la seconda dose Pfizer andrebbe somministrata in un range tra i 21 e i 28 giorni di distanza dalla prima dose. Ma la dottoressa Arvia assicura che qualora ci fosse qualche giorno in più di tolleranza, è sempre meglio sottoporsi alla seconda dose. «Per noi è stato già un grande successo vaccinare 3500 anziani in prima dose – ci tiene a precisare la dottoressa Arvia -. Ciò ha fatto sì che queste persone potessero già mostrare uno scudo contro il virus che li ha tenuti lontano dai focolai degli ultimi giorni, come quello di Albidona».
Vincenzo La Camera