Amendolara. Il ricordo di Marietta Bellino, salita al cielo pochi giorni prima del suo centesimo compleanno

Avremmo dovuto pubblicare un articolo per ricordare una donna di altri tempi, dedita alla famiglia e ai valori cristiani. E avremmo dovuto farlo il 20 luglio, il giorno del centesimo compleanno di Marietta, di mamma Marietta, di nonna Marietta, di zia Marietta di Pietrastoppa (frazione di Amendolara). Questo stesso articolo – inviatoci dalla nipote Elisabetta Palumbo – lo pubblichiamo oggi, a poche ore dalla dipartita di Marietta, a pochi giorni dal suo centesimo compleanno terreno (v.l.c.)
Marietta è rimasta lucida nel presente e nei ricordi sino alla sua dipartita. Nonostante seri problemi alla vista è rimasta ancorata fermamente agli affetti più cari ed a chi si è preso cura di lei con amore filiale ed altruismo. Il 20 luglio avrebbe festeggiato i cento anni con la sua famiglia e gli amici che possono testimoniarne la benevolenza, l’accoglienza, la convivialità, la fatica, il sacrificio, la generosità, il rispetto e tutto il passato che ha lasciato emergere in questo secolo di vita. Ma il Signore, nella giornata di ieri, l’ha voluta tra le sue braccia per l’eternità. I funerali saranno celebrati oggi (venerdì) alle ore 18 nella Chiesa alla marina di Roseto Capo Spulico.
Domenicantonio Bellino e Mariantonia Siciliano ebbero quattro figli di cui Marietta (all’anagrafe Maria Domenica Bellino) è la primogenita, seguita da Giorgio, Caterina (deceduta all’età di 13 anni) e Francesco. Sin dalla nascita ha trascorso la sua vita in località “Pietrastoppa”, frazione del Comune di Amendolara. All’età di diciannove anni Marietta va in sposa a Giuseppe Vitale e dalla loro unione sono nate ben cinque figlie. Marietta ha conosciuto la fatica, dovendo quotidianamente preparare colazione e pranzo per salariati e lavoratori avventizi occupati nei lavori agricoli stagionali: aratura, semina, zappatura, mietitura, trebbiatura, pascolo, raccolta delle olive, custodia degli animali e via dicendo.
E così, giorno dopo giorno, mese dopo mese ed anno dopo anno, lei dedicandosi alla casa ed alla cura della famiglia e delle figlie e lui al lavoro dei suoi campi, pur con fatica e stenti, non si sono mai risparmiati per il prossimo. Infatti, pur non nuotando nell’oro, non hanno mai fatto mancare nulla alle figlie e sono sempre stati prodighi e accoglienti con il prossimo, gli amici e gli ospiti occasionali. Presso la loro casa era ed è tuttora la fermata dei bus da e per diversi paesi e Giuseppe accoglieva tutti e molto spesso a pranzo non sedeva la sola famiglia ma anche gli ospiti.
Il ritmo del tempo era scandito dal lavoro quotidiano: mungitura, lavorazione del latte, animali al pascolo, aratura, semina, mietitura, preparazione dell’orto, raccolta e via dicendo e la sera, accanto al focolare, la recita del Rosario. Giuseppe e Marietta, pur con privazioni e sacrifici e nonostante la mentalità del tempo, hanno avviato tutte e cinque le figlie agli studi, avendone colto anzitempo il valore e l’opportunità. E le figlie, grate e riconoscenti, hanno ricambiato i sacrifici con impegno, dedizione e profitto, studiando fuori e facendo esperienze letterarie al nord dell’Italia ed anche all’estero, in particolar le ultime due.
Nel 1989, colpito da un brutto male, Giuseppe viene a mancare e Marietta, in compagnia di una cara cugina, continua a vivere ancora per qualche tempo nella casa di campagna e poi segue la primogenita a Cosenza, quindi tra Cosenza e Roseto Capo Spulico, presso la famiglia della secondogenita. Nel 2005 Marietta, ormai ottantaquattrenne, perde una delle sue amate figlie, la più piccola, Nicolina, che lei stessa ha accudito come solo una mamma sa fare, fino agli ultimi istanti.
“Ricordo ancora mia nonna – racconta la nipote Elisabetta – rivolgersi a mia mamma ammalata con la dolcezza, il riguardo e la cura che una madre riserva a suo figlio bambino ed è un’immagine bellissima impressa nella mia mente”. Davvero un duro colpo per Marietta, la perdita di sua figlia: un dolore forte, persistente, schiacciante, che ha affrontato con dignità e spirito di sopportazione, mantenendo lo stesso amore di sempre nei riguardi del genero, ormai vedovo e dei nipoti, figli di Nicolina.
Una donna poco dedita a manifestazioni affettive per indole, che però ha saputo trasmettere alla famiglia i valori dell’amore e del legame affettivo che travalica il tempo e le distanze. E’ sempre stata molto legata alle sue figlie, ai suoi nipoti e pronipoti, alcuni vicini ed altri lontani, cercando sempre il dialogo ed il contatto costante con tutti fin quando ha potuto e con chi ha saputo cogliere i suoi insegnamenti.
A NONNA MARIETTA
Che bella giornata il 20 luglio 2021
compi cento anni cara nonna
e i nostri auguri ti giungano uno ad uno.
L’amore che ci hai dato
dritto al cuore ci è arrivato;
abbiamo appreso i tuoi preziosi insegnamenti
e sono tra i nostri intenti.
Tosta, a volte capricciosa, ma tanto premurosa,
la nostra amata nonna
che nell’animo è davvero una gran donna.
È difficile racchiudere un secolo di vita in versi
ma vogliamo dirti che è stato un grande onore appartenersi.
Grazie per la tua esistenza
che nella nostra vita è essenza.
Grazie per il tuo amore,
te ne siamo grati dal profondo del cuore.
E lo gridiamo a gran voce:
Auguri, nonna Marietta!!!
(I tuoi nipoti Cari)