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Panchina rossa a Francavilla. La commozione del papà di Roberta Lanzino: «Io non perdono»

Panchina rossa a Francavilla. La commozione del papà di Roberta Lanzino: «Io non perdono»
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Da venerdì scorso, Villa Sinopia di Francavilla Marittima ospita una panchina rossa a simboleggiare l’eliminazione di ogni violenza sulle donne. L’iniziativa, partita dall’assessore Teresa Mastrota e condivisa dall’Amministrazione Comunale, è stata gratificata anche dalla partecipazione del Club per l’Unesco di Trebisacce. Testimonial d’eccezione dell’evento, Franco Lanzino, papà di Roberta vittima di femminicidio quando non era ancora maggiorenne e la senatrice Rosa Silvana Abate. Dopo la benedizione della panchina da parte del parroco, la manifestazione, con tutti i suoi ospiti, si è spostata nella sala consiliare comunale dove c’è stato l’intervento di saluto del vicesindaco Pietro Cannataro, ad avviare i lavori sulla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. All’assessore Teresa Mastrota è stato delegato il compito di introdurre l’argomento, non prima di avere ringraziato assessori e consiglieri di maggioranza, il comandante della locale Stazione dei Carabinieri, maresciallo Daniele Santo ed il brigadiere Pino Madera per la loro presenza ed avere annotato, con rammarico, l’assenza della minoranza, peraltro invitata all’evento.

Le tante professionalità presenti, hanno portato testimonianze sui vari aspetti della violenza sulle donne. Ne hanno parlato la vice preside del locale Istituto Comprensivo, Concetta Zecca; Francesca Bianco, assistente sociale presso la Casa di Zaccheo che ospita minori vittime di abusi e maltrattamenti; l’avvocato e mediatore civile Elvira Sarubbi; Maria Lucilla Giannini e Antonella Genovese, rispettivamente referente del pronto soccorso di Castrovillari ed infermiera del reparto; Maria Cannataro, ostetrica forense. Un contributo all’evento ed i saluti istituzionali delle loro comunità, lo hanno offerto il sindaco di Cassano, Gianni Papasso e la vice sindaco di San Lorenzo Bellizzi, Nicoletta Pittelli.

Pregnante e emozionante la testimonianza di Franco Lanzino che parlando di Roberta si è commosso fino alle lacrime ma con una grande forza d’animo ha incoraggiato tutti ad andare avanti anche quando si subiscono tragedie come la sua. “Io non perdono” ha sentenziato Franco Lanzino, ovviamente rammaricato perché il femminicidio della figlia ancora oggi non ha un colpevole. Infine, ha ricordato la Fondazione che porta il nome della figlia e la casa rifugio edificata per ospitare 25 donne vittime di violenza e la prossima costruzione di un edificio gemello per portare a 50 la capienza della struttura. Le conclusioni all’evento sono state della senatrice Rosa Silvana Abate, che non senza commozione, ha riassunto e sintetizzato le varie fasi degli interventi proposti all’attenzione dei cittadini presenti.

Franco Maurella

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