Arriva in Calabria la pillola anti-Covid. «Destinata a malati che possono aggravarsi»
In Calabria si sta utilizzando la cosiddetta pillola anti-Covid; nello specifico si stanno usando sia gli antivirali orali che quelli endovenosi, questi ultimi vengono impiegati per un ciclo breve di somministrazione della durata di tre giorni. È quanto precisa il Dipartimento Salute della Regione. In particolare, viene sottolineato, sono stati già prescritti 11 trattamenti su altrettanti pazienti con antivirali orali, mentre 3 pazienti sono stati trattati con antivirali endovenosi.
Gli antivirali orali per il trattamento del Covid rappresentano un’alternativa terapeutica importante, da poco disponibile per le Regioni. Si utilizzano nei pazienti colpiti da una malattia ad uno stato moderato, ma che possono rischiare di svilupparla in modo grave. L’Agenzia italiana del farmaco ha stilato precise linee guida per le modalità di utilizzo di questi farmaci, chiedendo alle Regioni di individuare gli adeguati percorsi per effettuare la prescrizione e la somministrazione.
Il Comitato tecnico regionale per l’emergenza Covid, già in data 11 gennaio 2022, ha provveduto a definire le modalità operative per la somministrazione di questi farmaci, individuando i centri prescrittori e abilitandoli alla compilazione del registro predisposto dall’Aifa. Tutte le Aziende sanitarie, le Aziende ospedaliere e gli ordini hanno ricevuto da parte della Regione Calabria una nota contenente le modalità operative e i percorsi da seguire per la prescrizione e somministrazione dei nuovi farmaci anti-Covid. È quanto si legge in una nota del Dipartimento Salute della Regione Calabria. Le due pillole antivirali, molnupiravir di Merck (MSD in Italia) e paxlovid di Pfizer, fanno sapere gli esperti, non sostituiscono il vaccino, che resta un’arma potente di prevenzione.
Redazione