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Trebisacce. Lavoratori Consorzio Bonifica senza stipendio. Chieste dimissioni presidente Blaiotta

Trebisacce. Lavoratori Consorzio Bonifica senza stipendio. Chieste dimissioni presidente Blaiotta
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di Pino La Rocca – Vertenza-lavoratori del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Jonio: fumata nera nell’incontro con la Regione. Prosegue perciò ad oltranza la mobilitazione delle maestranze che, per bocca dei sindacati di categoria (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Filbi-Uil, hanno chiesto il commissariamento dell’ente consortile con sede a Trebisacce e le dimissioni del suo presidente, Marsio Blaiotta, che, secondo le organizzazioni sindacali non avrebbe mantenuto gli impegni assunti di liquidare almeno parte degli emolumenti. L’incontro promosso presso la Cittadella Regionale di Catanzaro nel pomeriggio di martedì 11 ottobre mentre era ancora in corso lo sciopero dei lavoratori sfociato poi nel blocco della S.S. 106 che ha provocato una lunga fila di auto e Tir in transito sulla statale jonica, è stato infruttuoso ed è stato aggiornato a venerdì pomeriggio 14 ottobre. I lavoratori del Consorzio non ricevono le spettanze da 6 mesi (7 per gli “acquaioli” addetti all’irrigazione) ai quali si sono aggiunti gli ex dipendenti che, andati in pensione da alcuni anni, nonostante le battaglie individuali e collettive, non hanno ancora ricevuto il TFR. Rispetto a ciò, i sindacati hanno chiesto interventi urgenti non solo all’ente consortile ma anche al presidente della Regione Roberto Occhiuto e all’Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo. Nel suddetto incontro è stato stabilito che si procederà a una variazione di bilancio stornando 1milione e 600mila euro dei 3milioni stanziati dalla Regione mentre venerdì 14 ottobre prossimo è già stata programmata una riunione in cui si metteranno le basi per una riforma dei Consorzi che approdi alla razionalizzazione e all’efficientamento degli stessi e alla conseguente rivalutazione del personale. La soluzione avanzata sul riparto dei fondi, secondo le valutazioni sindacali non risulta però sufficiente al pagamento degli stipendi arretrati. Da qui la decisione di continuare ad oltranza con la protesta. “Se la Regione vuole veramente salvaguardare i diritti dei lavoratori e mettere ordine nell’intricata vicenda dei salari arretrati – ha affermato senza mezzi termini il segretario generale della Cgil Comprensoriale Giuseppe Guido – deve ripartire dal Commissariamento dell’ente consortile e dalla rimozione del presidente del Consorzio di Bonifica di Trebisacce Marsio Blaiotta. I lavoratori devono essere pagati per il lavoro che svolgono tenendo in debito conto – ha aggiunto Giuseppe Guido – il fatto che gli stessi si autotassano pagando anche il carburante con il quale raggiungono il posto di lavoro e non vengono neanche stipendiati. E’ una vergogna!». Sulla stessa lunghezza d’onda i sindacalisti Marco Stillitano (Filbi-Uil) e Antonio Pisani (Fai-Cisl) i quali, in attesa di ottenere risposte positive nel prossimo incontro del 14 ottobre, hanno confermato lo stato di agitazione ad oltranza.

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