Cerchiara, il modello “Urban center” per il nuovo Piano di Sviluppo Comunale

Avviata al Comune di Cerchiara la redazione del nuovo PSC (piano di sviluppo comunale) che dovrà sostituire il vecchio PRG ormai vecchio e superato e disegnare, attraverso il cosiddetto “Urban Center” che prevede il coinvolgimento diretto dei cittadini, una nuova realtà urbana, più moderna, più efficiente e più vivibile e fortemente ancorata alle sue straordinarie risorse storiche e ambientali. E’ con questo spirito che l’amministrazione comunale in carica guidata dal sindaco Antonio Carlomagno ha messo mano alla redazione del nuovo strumento urbanistico. Lo starter alla redazione del nuovo PSC è stato dato nel corso dell’ultimo consiglio comunale con l’approvazione del “procedimento preliminare”, che rappresenta una tappa essenziale per la redazione del PSC, senza del quale, come ha tenuto a sottolineare il primo cittadino, nel prossimo futuro non sarebbe possibile beneficiare neanche dei finanziamenti comunitari previsti a favore dei comuni.
«Alla redazione del documento preliminare, affidato ad un team di valenti tecnici, – come ha sottolineato lo stesso sindaco Carlomagno – si è pervenuti attraverso l’utilizzo dell’Urban Center (case della città), già sperimentato in realtà urbane di prima grandezza come Venezia, quale strumento per favorire la costruzione di politiche urbane autenticamente condivise e basate sul ruolo attivo dei soggetti portatori di interessi diffusi. Realizzare un piano di sviluppo urbano non è cosa semplice e lo è ancora di più in una situazione complessa e articolata come si presenta il territorio comunale di Cerchiara, incardinato tra i monti del Pollino e la Piana di Sibari, con due grossi agglomerati urbani molto diversi tra loro: un centro storico, appollaiato tra le forre del Sellaro ricco storia e di beni ambientali e la frazione Piana adagiata sulla parte pianeggiante che presenta un tessuto urbano diffuso e difficile da raccordare. Poi ci sono due beni ambientali di valore assoluto, come il Santuario della Armi e la Grotta delle Ninfe con annesso stabilimento termale. Due grandi risorse che attendono di essere valorizzate compiutamente. Il nuovo PSC deve quindi coniugare bene la storia, e quindi il passato, con il presente e soprattutto con il futuro. E’ necessario perciò operare scelte lungimiranti. Per fare questo è necessaria la massima interlocuzione possibile tra i soggetti interessati, con una grande capacità d’ascolto.
Pino La Rocca