Trebisacce e Albidona festeggiano i 100 anni di nonna Maria Antonia

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Le due comunità di Albidona e Trebisacce, con alla testa i due sindaci, si sono mobilitate e, insieme a uno stuolo di parenti e di amici, si sono stretti attorno alla nonnina Maria Antonia Altieri che sabato scorso ha compiuto 100 anni di vita. La centenaria è nata ad Albidona il 26 ottobre 1913 e qui ha vissuto gran parte della sua vita, prima lavorando nei campi come bracciante agricola e poi come cuoca presso la mensa della scuola elementare. In età avanzata si è invece trasferita a Trebisacce presso l’abitazione della figlia, dove tuttora vive e sta bene. Sì perché la signora Maria Antonia, a dispetto di un problema di mobilità che la trattiene a letto dove viene amorevolmente assistita dalla figlia, gode di buona salute e soprattutto può vantare una memoria di ferro che le consente di ricordare tutta la sua vita.
E sì che ne ha di storie da raccontare lei che ha vissuto a cavallo delle due guerre mondiali e quindi ha conosciuto i momenti più difficili dei due dopo-guerra che, tra l’altro, l’hanno costretta a subire il distacco dal figlio maschio emigrato in Argentina. Lei non ha mai smesso di lavorare e allo stesso tempo di accudire la famiglia che sabato si è stretta con affetto attorno a lei per farle festa dando vita ad una cerimonia toccante, condita di semplicità e di genuinità, durante la quale i sindaci delle due comunità, che cementano sempre più i propri rapporti sociali, le hanno fatto dono di due targhe-ricordo che l’hanno resa felice. «L’augurio è che il suo esempio possa contagiare tutti noi e soprattutto le nuove generazioni», ha commentato il sindaco di Albidona, Salvatore Aurelio. Momenti di commozione per il sindaco di Trebisacce Franco Mundo, anche lui originario di Albidona: la nonnina, gli ha infatti raccontato alcuni particolari di vita vissuta relativi a suo papà, tragicamente perito in un incidente stradale.
«La signora Maria Antonia – ha detto tra l’altro Franco Mundo dopo aver fatto gli auguri alla festeggiata – è l’esempio vivente dell’intenso rapporto sociale, culturale ed anche economico che unisce le nostre due comunità, che vivono ormai una sorta di simbiosi e di intenso interscambio costituendo quasi una comunità allargata e noi siamo impegnati a rafforzare questi rapporti attraverso un’efficace opera di collaborazione e di sussidiarietà tra i due comuni».