Caso Mary Garret in Parlamento. Licenziata da “Alla Scala” di Milano per aver denunciato dramma anoressia
Il caso di Mariafrancesca Garritano finisce in Parlamento. La vicenda della ballerina, 34enne di origini cosentine, licenziata dal teatro alla scala di Milano dopo aver denunciato casi di anoressia nelle scuole e nei corpi di ballo, inizia a essere dibattuta anche nel mondo politico. Giovanni Dima, deputato del Pdl, in una interrogazione al ministro della Salute Renato Balduzzi, al ministro del Lavoro Elsa Fornero e al ministro dei Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi, ha chiesto «quali iniziative i ministri interrogati intendano porre in essere, per far si che nei corpi di ballo dei teatri italiani si seguano regole deontologiche ed etiche che privilegino e salvaguardino la salute della persona; quali iniziative si intendano assumere a tutela dell’artista Mariafrancesca Garritano (nella foto), anche al fine di manifestare solidarietà a una donna che ha raccontato le sue sofferenze sull’anoressia, e per questo licenziata, mettendo in guardia quante frequentano le accademie di danza e i corpi di ballo dai rischi dei disturbi alimentari».
Il caso di Mary Garret (nome d’arte della ballerina) è balzato agli onori della cronaca nazionale e europea dopo che la ragazza ha parlato dei disturbi del comportamento alimentare nelle accademie e nei corpi di ballo. L’onorevole Dima ha spiegato ai ministri interrogati che «a seguito di questa presa di posizione, il sovrintendente del teatro alla Scala ha adottato un provvedimento di licenziamento, con la motivazione che la risoluzione del rapporto di lavoro sarebbe stata causata da tutta una serie dichiarazioni rese a mezzo stampa, che avrebbero leso l’immagine del teatro e della sua scuola di ballo, nonché violato quel rapporto di fiducia che deve esistere tra datore di lavoro e dipendente.
L’esperienza professionale e umana della signora Garritano – ha proseguito il parlamentare – è condensata in un libro in cui ha raccontato la propria esperienza, le proprie sofferenze dovute ai disturbi del comportamento alimentare, fenomeno che causa l’anoressia trascinandosi in età adulta e che colpisce molte allieve delle scuole di ballo e ballerine che lavorano nei corpi di ballo, facendo emergere, con tutta la forza e la drammaticità del casi denunciati, l’esistenza di un problema che era stato tenuto fino ad allora nascosto». Il caso della Garritano ha suscitato un certo clamore all’interno dell’opinione pubblica italiana. Le iniziative di solidarietà per la ballerina licenziata si stanno moltiplicando. Domenico Naccari, delegato del sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’8 marzo scorso ha ricevuto la donna nella Capitale per esprimerle solidarietà. Analoghe iniziative saranno fatte in Calabria, la regione d’origine della ballerina.
Pasqualino Bruno