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Sibari, prete ucciso a sprangate. Perpetue trovano cadavere davanti la chiesa

Sibari, prete ucciso a sprangate. Perpetue trovano cadavere davanti la chiesa
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prete ucciso cassano 2Stamattina (lunedì) tra le 7:15 e le 7:30 è stato ritrovato, nel cortile della chiesa di San Giuseppe di Sibari (Cassano Jonio), adiacente al passaggio a livello, in una pozza di sangue, il corpo di padre Lazzaro Longobardi, 69 anni (nella foto). A ritrovare il cadavere, sono state due devote parrocchiane. Le signore ogni lunedì si recano in parrocchia per effettuare le pulizie. Il sacerdote, secondo i primi accertamenti, sarebbe stato ucciso a colpi di spranga diretti alla testa. L’arma che  sarebbe stata usata per colpirlo è stata ritrovata sotto il corpo della vittima. La notizia del delitto si è rapidamente diffusa.

Da subito, davanti la chiesa, si è radunata una folla di fedeli. Tutta a comunità è rimasta esterrefatta e incredula. Padre Lazzaro era una persona disponibile, vicina agli extracomunitari e a chi aveva bisogno. Lo conoscevano tutti da più di 40 anni. Aveva una parola di conforto per tutti e amava dialogare con tutti. Pare che, negli untimi tempi, il sacerdote, avesse ricevuto pressioni per frequenti richieste di denaro. Esso, secondo quanto si è appreso, avrebbe anche denunciato il fatto al vescovo, al consiglio diocesano e anche ai carabinieri, ai quali aveva segnalato un furto all’interno della casa parrocchiale. Gli inquirenti sembrano escludere qualsiasi collegamento con la criminalità organizzata. Continuano le indagini dei carabinieri.

prete ucciso cassano Il sacerdote, originario di Gragnano, dove era nato nel 1945, dopo la licenza in teologia aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1971. Appartenente alla Congregazione del Santissimo Redentore, nel 1980 aveva conseguito la laurea in lingue e letteratura straniera e dal 1987 era parroco a Sibari, amato stimato e benvoluto dall’intera comunità parrocchiale, in favore della quale s’era impegnato nell’opera di promozione del Vangelo, al fianco dei giovani e, da sempre, degli ultimi e degli emarginati, in particolare delle migliaia di immigrati che affollano i campi della Piana in cerca di lavoro.

«Ha dato la vita per quei poveri per i quali s’era sempre speso con tutte le sue energie. Di recente mi aveva confidato la volontà di accettare l’invito di una delle tante famiglie di extracomunitari che aveva aiutato, che lo avrebbero voluto con sé a Trieste, dove grazie a lui avevano ritrovato la speranza. Non ne ha avuto il tempo», il commento del Vescovo e segretario della Cei Nunzio Galantino, appena giunto a Cassano da Roma.

Condoglianze e sentimenti di vicinanza, ma pure l’assicurazione che le forze dell’ordine faranno di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili dell’omicidio di padre Longobardi sono stati espressi a monsignor Galantino, nel corso di una telefonata, dal ministro dell’interno, Angelino Alfano. Messaggi di cordoglio sono giunti anche da Sua Eccellenza il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italia, e da Sua Eccellenza il cardinale Gualtiero Bassetti.
Nel pomeriggio di oggi, con inizio alle 18, una messa sarà celebrata nella parrocchia del sacerdote scomparso, in contrada Lattughelle. La cerimonia liturgica sarà presieduta dal vescovo.

Veronica Iannicelli

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