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Amendolara, Sciopero della fame contro la chiusura dell’Agenzia delle Entrate

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La protesta di Patrizia Molinare di fronte l'Agenzia delle Entrate

La protesta di Patrizia Molinari di fronte l’Agenzia delle Entrate

Lotta serrata ad Amendolara e nei comuni del comprensorio contro la chiusura dell’Agenzia delle Entrate sita nel Paese della Secca. Una protesta ad oltranza, quella avviata dalla dipendente Patrizia Molinari, che da tre giorni ha iniziato uno sciopero della fame ed un presidio pacifico dinanzi all’ufficio amendolarese, a cui si accodano le migliaia di firme raccolte in tutto l’Alto Ionio da parte di tutti quei cittadini stanchi di vede depauperato il proprio territorio di qualsiasi tipo di servizio.

Dopo la chiusura dell’ospedale di Trebisacce, unico presidio ospedaliero della zona con conseguente aumento esponenziale della spesa pubblica, e la serrata di molti uffici postali in numerosi paesi, questo ulteriore schiaffo all’Alto Ionio risuona come l’ennesima dimostrazione di un sistema che non funziona.

A giustificare la chiusura dell’ufficio amendolarese, a detta della Direzione Regionale, il decrescere degli accessi agli sportelli, che nel 2013 non superano i 500 contro i quasi 2000 del 2011. Dati che vengono contestati dai dipendenti, che rispondono numeri alla mano e sono pronti a dimostrare come gli accessi o i servizi erogati nel 2011 siano stati 3061, 3082 nel 2012, mentre si verifica addirittura un aumento a 3159 accessi nel 2013, anno in cui secondo la Direzione si è verificata la maggiore flessione. A nulla son serviti i buoni propositi e le proposte costruttive messe in campo dalla Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Ciminelli, il quale ha ribadito il proprio impegno a qualsiasi forma di manifestazione per assicurare la continuità di questo ente.

Il trasloco definitivo degli uffici verso l’accorpamento a Sibari è fissato per il 25 Giugno, giorno in cui, per ordinanza del comune, sarà interdetto il traffico in città ai mezzi pesanti. Una battaglia continua, una lotta di nervi e non solo, che coinvolge a 360 gradi tutti i comuni del comprensorio e le rispettive amministrazioni comunali, accomunati da una voce comune contro questo criterio di “revisione della spesa” che, a quanto pare, viaggia in un’unica direzione.

Giovanni Pirillo

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Vincenzo Franchino
10 anni fa

Davvero un peccato perdere un Ufficio così importante nel nostro comprensorio, soprattutto grazie all’ottimo lavoro svolto in questi anni da Patrizia Molinari. La dipendente in questione, con cui ho avuto modo di dialogare più volte, ha sempre dimostrato grande professionalità, imparzialità e cortesia.

Isabella Licursi
Isabella Licursi
10 anni fa

Ciao Patrizia, sei eccezionale come sempre…
avresti bisogno di una mobilitazione generale….
ancora una volta la nostra zona viene depauperata nell’indifferenza generale, soprattutto delle amministrazioni…
avevamo tutto, scuole, licei, servizi, ospedale,
non è rimasto nulla.
Gli ultimi 15 anni per l’alto jonio sono stati simili ad una tempesta di sabbia, si son portati via tutto o quasi.
Il problema è l’indifferenza generale…la cosa pubblica, i servizi etc non è una cosa loro…non li riguarda, si fa prima a lamentarsi dopo piuttosto che prendere una posizione netta e difendere.
Non esagerare con lo scioero della fame.. lottare da soli è un massacro,