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Villapiana, riapre la piscina comunale. Subito polemiche a bordo vasca

Villapiana, riapre la piscina comunale. Subito polemiche a bordo vasca
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La piscina di Villapiana

La piscina di Villapiana

Riapre la piscina comunale e, insieme agli utenti provenienti da tutto l’Alto Jonio ma anche da Cassano e da Castrovillari, finiscono in piscina anche le polemiche ed i ricorsi alle forze sindacali a cui si sono rivolti i tre dipendenti che sono stati licenziati per far spazio ad altre tre unità fresche e parimenti bisognose di lavorare. Succede così quasi sempre, specie quando c’è alternanza nell’esecutivo comunale e ci sono in gioco posti di lavoro. Per la verità a Villapiana le polemiche sono iniziate già al cambio del vertice della municipalizzata BSV (Edoardo Lo Giudice al posto di Francesco Bria). In quel caso gli oppositori del sindaco Paolo Montalti hanno parlato di rifiuto della meritocrazia e di aver adottato solo una scelta politica. Anche nel caso della piscina le scelte sono sembrate di natura politica ma questa volta al sindaco Montalti viene mosso il rilievo che, parlando dal palco nel corso della campagna elettorale, il primo cittadino avrebbe dichiarato più volte che nessuno, di qualsiasi colore politico, avrebbe perso il posto di lavoro perché il nuovo esecutivo si sarebbe impegnato a integrare il personale e a non licenziare nessuno. La cosa, ad onor del vero, con i tempi che corrono non è facilmente proponibile perché i nuovi posti di lavoro poi bisogna onorarli ed i comuni, quasi tutti, navigano in acque agitate. Del resto, sostiene qualche difensore d’ufficio intervenendo sul web, così fan tutti e così avrebbero fatto per ben 15 anni gli amministratori precedenti, giustificando questo andazzo con l’accusa ad sistema politico e scagionando l’attuale amministrazione.

NUOVA APERTURA A ROSETO CAPO SPULICO (CS)

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«Noi – ha scritto in modo anonimo qualcuno sul web – contestiamo questo modello di comportamento che è clientelare e non meritocratico, identico a quello precedente e totalmente difforme da quello predicato sui palchi delle piazze!». Lo stesso sindaco Montalti, intervenendo nella polemica, dopo aver invitato l’anonimo al coraggio del proprio dire, ha ribadito che l’attuale Minoranza avrebbe voluto che da subito continuassero a lavorare quelli che hanno già lavorato per cinque anni. . . . dopodichè (bontà loro!) avremmo potuto soddisfare le legittime aspettative di altri che aspirano ad avere le stesse opportunità, ma solo in un secondo momento e man mano che venissero creati nuovi posti di lavoro… Personalmente non condivido tale impostazione, anche se riconosco che era e resta umanamente comprensibile l’aspettativa di chi ha lavorato in quel settore, così come è ancor più comprensibile e condivisibile l’aspettativa di chi non ha mai potuto avere le stesse opportunità per non aver potuto partecipare… ad alcuna selezione. Il nostro impegno è rivolto dunque alla creazione di sempre maggiori opportunità di lavoro, sulle quali stiamo lavorando alacremente».

Pino La Rocca

 

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