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Trebisacce, Mundo “esonera” Vitola. Ma l’ex assessore promette battaglia

Trebisacce, Mundo “esonera” Vitola. Ma l’ex assessore promette battaglia
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Braccio di ferro a Trebisacce tra il sindaco Franco Mundo e l’assessore “esonerato” Dino Vitola: il primo cittadino, avvalendosi delle facoltà istituzionali di sindaco, gli revoca la nomina di assessore a Turismo e Sport; il talent-scout Vitola, da parte sua, si ribella sostenendo di essere stato appiedato per il solo fatto di essere malato di tumore e minaccia di portare il caso alla ribalta nazionale. La materia, a questo punto, diventa scabrosa da trattare, anche se del suo male Vitola non ha mai inteso fare mistero, avendo fin dal primo momento rivelato pubblicamente di volerlo combattere senza arrendersi e mettersi da parte, ma curandosi e allo stesso tempo lavorando come assessore e come impresario.

Il sindaco, da parte sua, sostiene che non è certo la malattia la causa della revoca della delega, che invece, a dire del primo cittadino, prenderebbe le mosse da due ragioni politiche ben precise: -il venir meno del rapporto fiduciario avendo lo stesso Vitola sparlato pubblicamente  dell’operato dell’esecutivo di cui fa parte e -non aver prodotto alcunché come assessore sia prima che dopo la sua diagnosi. Vitola invece sostiene di essere stato escluso in quanto “assessore scomodo” per aver contestato pubblicamente il fallimento di questo esecutivo. Ragioni inconciliabili, come si vede, che rischiano però di portare il caso alla ribalta nazionale e rovinare il buon nome della cittadina jonica. Momento politico complicato, dunque, per il sindaco Mundo alle prese con il rimpasto della Giunta, anche perché non è stato facile finora trovare la cosiddetta “quadra” e riassemblare i tasselli del mosaico. Sarebbe stato necessario più tempo per far decantare le polemiche, ma le dimissioni improvvise e inattese del presidente del consiglio Giampiero Regino che aspira a diventare assessore, seppure definite di carattere tecnico, obbligano ad accelerare i tempi ed il rimpasto, più che rilanciare l’azione amministrativa, rischia di diventare un boomerang per un esecutivo che dichiara di voler portare a sintesi il lavoro svolto finora.

Pino La Rocca

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