Alto Jonio, rischio ridimensionamento trasporto pubblico. Autisti in sciopero e studenti a casa
Giornata cruciale, quella odierna (mercoledì), per la vertenza del servizio di trasporto pubblico locale, messo in crisi dalla delibera regionale n. 147 del 30 marzo scorso che, specie nella provincia di Cosenza, ha praticamente falcidiato il settore, col rischio della perdita di decine e decine di posti di lavoro e della cancellazione di una serie di corse di autobus. In pericolo quindi, se la Delibera non sarà corretta, sia il destino dei lavoratori che da ieri sono in sciopero perché rischiano il posto di lavoro, sia la sorte dei pendolari, soprattutto dei paesi delle aree interne che, come gli studenti delle scuole superiori di Trebisacce, utilizzano quotidianamente l’autobus per recarsi a scuola o al lavoro e che da ieri risultano appiedati.
Nell’Alto Jonio sarebbero a rischio 4 o 5 unità lavorative, ma nell’area urbana di Cosenza-Rende, dove i tagli sono stati più massicci, sono a rischio dai 40 ai 50 posti di lavoro. Ecco perché gli autisti sono in sciopero da lunedì in attesa che la situazione possa sbloccarsi a seguito dell’incontro tra le parti previsto proprio per la giornata odierna.
Il governatore Scopelliti ha infatti convocato per oggi i titolari delle Aziende interessate, tra cui Rocco Carlomagno titolare della Saj di Trebisacce che gestisce i trasporti in tutto l’Alto Jonio e presidente del Consorzio Autolinee SRL che opera in tutta l’area di Cosenza-Rende e dell’Alto Tirreno, per cercare di avviare con gli operatori del settore e successivamente con gli enti comunali e sovra-comunali, quella concertazione che invece si doveva attivare prima ancora di adottare quella delibera.
In proposito registriamo una presa di posizione del consigliere provinciale e candidato a sindaco Franco Mundo che scrive testualmente: «La delibera della Giunta Regionale n. 147 ha ridotto drasticamente il chilometraggio e porterà come conseguenza il ridimensionamento delle linee di collegamento dell’Alto Jonio con Cosenza e Catanzaro e soprattutto tra Trebisacce ed i piccoli comuni montani di Castroregio, Alessandria del Carretto, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria… Si tratta – aggiunge Mundo – di un provvedimento che si aggiunge ai tanti altri che hanno già penalizzato il nostro comprensorio e la città di Trebisacce».
Pino La Rocca
Prima l’Ospedale, …ora i trasporti: che facciamo? Chiudiamo anche le scuole? Troppi provvedimenti che impediscono il grande desiderio di un popolo e di un territorio che non vuole essere più e solo un territorio di confine nè geografico nè sociale.
E’ una vergogna……..aver fatto chiudere l’ospedale come unico in zona ora ridimenzionano i servizi di trasporto poi sarà la volta delle scuole e chissà cos’altro svegliamoci PAESANI del SUD fra pochi giorni ci sono le elezioni non lasciamo che affondino ancor di più la nostra terra NON ANDIAMO A VOTARE……..non lo meritano