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Alessandria del Carretto, protesta studenti: «Negato il diritto allo studio»

Alessandria del Carretto, protesta studenti: «Negato il diritto allo studio»
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Strada franata: vietato il transito dei mezzi pubblici per raggiungere scuole e posti di lavoro

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«Il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione ma noi non possiamo esercitare questo diritto perché ad Alessandria del Carretto non è tutelato da diversi anni». E’ la severa denuncia, indirizzata agli organismi politici e civili  preposti, tra il cui S.E. il Prefetto, dagli studenti delle scuole superiori di Alessandria del Carretto costretti a disertare la scuola per colpa della solita frana sulla Provinciale 153 che interrompe frequentemente la circolazione e di una Ordinanza della Provincia che puntualmente vieta il transito ai veicoli con larghezza superiore a m. 1,80 ogni qual volta la frana si rimette in movimento. «Basta uno smottamento o una spolverata di neve, tra l’altro frequenti per un paese situato a 1.000 metri sul livello del mare – scrivono gli studenti alle autorità preposte – ed il pulman della SAJ che trasporta non solo noi studenti ma anche lavoratori pendolari e pazienti che si recano a Trebisacce per accertamenti vari, non parte e impedisce il raggiungimento delle scuole, dei posti di lavoro e del Poliambulatorio situato presso il CAPT di Trebisacce. E tutto questo si verifica perché l’azienda di trasporto non dispone di mezzi con le caratteristiche indicate nell’Ordinanza della Provincia».

Un Pullman in pericolo sulla Sp 153

Un Pullman in pericolo sulla Sp 153

In realtà questa triste storia, che l’anno scorso ha isolato il paese per oltre un mese riproponendo agli onori della cronaca nazionale la situazione paradossale del paese dei “Dimenticati”, si verifica da decine di anni, perché il problema non è mai stato affrontato in modo radicale e definitivo ma solo con interventi-tampone che non risolvono il problema alla radice. A nulla sono valse finora le manifestazioni popolari, tra cui “La marcia sul marcio” a cui hanno partecipato migliaia di cittadini provenienti da tutta la Provincia e anche da fuori, né le denunce e le proteste del sindaco Vincenzo Gaudio il quale anche in questo caso si è schierato dalla parte degli studenti. «Sottoscrivo in prima persona, come cittadino e come sindaco – ha aggiunto il dottor Gaudio a margine della lettera – quanto legittimamente denunciano gli studenti».

Pino La Rocca

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gianluca rescia
gianluca rescia
9 anni fa

possibile che ancora siamo a questi livelli basta basta facciano qualcosa chi comanda o chi siede su quelle poltrone e vergognoso sono sdegnato