Oriolo, Palazzo di Città diviso dalla frana
Diego risponde alla Colotta
La frana che ha colpito Oriolo non solo ha spaccato strade, ponti, devastato strutture e abitazioni, ma ha anche diviso in maniera netta il mondo politico. Una scissione che vede protagonisti l’attuale esecutivo guidato dal Sindaco Giorgio Bonamassa e dal suo vice, Vincenzo Diego, e la Capogruppo di Minoranza, Simona Colotta. La polemica scoppia a seguito delle dichiarazioni espresse dalla Colotta qualche giorno fa, in cui affermava il proprio rammarico per il mancato interesse dell’Amministrazione Comunale a voler accogliere le istanze della minoranza e del Partito Democratico per effettuare congiuntamente la deliberazione di richiesta dello stato di emergenza e di calamità naturale. Da qui la replica dell’esecutivo in carica, a firma del Vicesindaco Diego e dell’assessore Nicola Pugliese, i quali non hanno perso tempo per ribadire la chiara volontà dell’Amministrazione, freneticamente impegnata a garantire la sicurezza delle strutture e dei luoghi e di ridare un tetto a quei cittadini tuttora senza casa, a non voler escludere nessuno in questo momento storico così delicato.
«Non vuole essere questa una risposta polemica alle dichiarazioni fatte da Simona Colotta, non è il tempo, e non sarebbe giusto nei confronti dell’intera Comunità che sta conoscendo giorni difficili, ma che sta reagendo con dignità, consapevolezza, e solidarietà. Il grazie va di cuore a tutti, veramente a tutti. Sono stati giorni difficili, intensi, concitati, bisognava reagire presto, decidere in fretta, lavorare guardandoci negli occhi, senza “ignorare nessuno”. Il municipio è stato ed è aperto giorno e notte, chi ha voluto dare consiglio e aiuto è stato ascoltato, come giusto, ma nelle fasi emergenziali non si guarda l’orologio, e i percorsi si costruiscono minuto dopo minuto, ora dopo ora. La delibera è stata costruita lavorando freneticamente e senza sosta, abbiamo cercato di contattarti, l’abbiamo fatto davvero, come hai potuto verificare dai messaggi sul tuo telefonino; era tardi. Ma come detto non si lavora con l’orologio e il calendario davanti agli occhi, la delibera si stava costruendo in quei momenti, istante dopo istante, ci comprenderai. La nostra cultura ci porta a lavorare insieme, siamo persone aperte al dialogo, al confronto, per questo cara Simona ti preghiamo di misurare le parole, analizzando i fatti e le circostanze».
Intanto continua il lavoro di messa in sicurezza dell’abitato, con le risorse, poche, a disposizione, e la forza, immensa, dei cittadini di Oriolo, che vogliono rialzarsi e insieme rimettere in piedi il proprio paese, senza sentire il bisogno di inutili polemiche. «Stiamo lavorando e correndo – concludono Diego e Pugliese – vogliamo fare bene e in fretta, corri per queste ragioni nobili, se vuoi, insieme a noi, lasciando da parte le schermaglie politiche e di partito, ci sarà tempo per queste, ci confronteremo, ma non ora. Oriolo, oggi, ha bisogno di tanto, di tutto e di tutti, tranne di polemiche inutili, fuori luogo e soprattutto senza fondamenta».
Giovanni Pirillo