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Roseto, bambino salvato dall’annegamento

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Il bimbo è fuori pericolo; salvato dall'intervento di un medico

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Si è temuto il peggio, ieri pomeriggio (venerdì) a Roseto Capo Spulico, per un bambino che, mentre giocava in mare, nel tentativo di recuperare gli occhialini finiti sul fondale, ha rischiato di annegare. Il piccolo era entrato in acqua da pochi minuti per godersi una giornata al mare accompagnato da alcuni familiari nel tratto di lungomare nord della Città delle Rose. A pochi metri dalla battigia, però, perde gli occhialini e nel tentativo di recuperarli finisce in un punto in cui i suoi piedi non riescono più a toccare il fondo, cominciando a ingoiare acqua marina. In pochissimi istanti il suo corpo è riverso a pancia in giù, con le vie respiratorie completamente immerse in acqua. Ad accorgersi della situazione di pericolo è il dottore Nicola De Rasis, medico psichiatra nonché presidente del Circolo Velico di Roseto, che in quel momento si trovava nei paraggi. L’uomo, ravvisato lo stato di incoscienza del bambino, non ha esitato a gettarsi in mare per salvarlo. Portato a riva, il medico ha provveduto immediatamente a praticare le manovre di primo soccorso per liberare le vie aeree e fortunatamente il piccolo ha reagito riuscendo ad espellere l’acqua marina che aveva bevuto. Per scongiurare ogni rischio, il bambino è stato condotto al Punto di Primo Intervento di Trebisacce, dove è stato sottoposto ad ulteriori esami ed accertamenti, che hanno escluso ulteriori danni alla sua salute.

Questa vicenda, per fortuna conclusasi a lieto fine, accende i riflettori, in un territorio che vive di mare, sull’importanza della sicurezza in mare. A Roseto Capo Spulico già da qualche anno è attivo il progetto “Estate Sicura”, che prevede una postazione di salvataggio lungo le spiagge libere, e che entrerà a pieno regime tra qualche giorno fino alla fine dell’estate. Alcuni comuni dell’Alto Jonio Cosentino, però, ancora oggi, in materia, appaiono impreparati.

Giovanni Pirillo

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