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Trebisacce verso le urne. Chiusa campagna elettorale. Spazio al “porta a porta”

Trebisacce verso le urne. Chiusa campagna elettorale. Spazio al “porta a porta”
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Piazza della Repubblica con il Municipio a Trebisacce

Ultime battute ieri sera (venerdì) a Trebisacce di una campagna elettorale molto accesa e partecipata che, in barba agli impegni assunti dai due candidati-sindaci di voler dar vita ad una competizione corretta e democratica basata sul confronto delle idee e dei progetti, spesso e volentieri è andata oltre i binari della correttezza sfociando nella polemica e nella contrapposizione personale.

Per la verità i due candidati-sindaci, Pino Sposato per la Lista n. 1 “Trebisacce Futuro” e Franco Mundo per la Lista n. 2 “Vivere Trebisacce”, hanno tenuto fede all’impegno assunto e, tranne qualche breve passaggio, hanno dato esempio di correttezza e di sobrietà, illustrando il proprio programma e sforzandosi di far intravedere quella svolta nella politica locale che si attende ormai da anni. Entrambi i candidati hanno infatti sostenuto di essersi candidati in nome di un sostanziale rinnovamento degli uomini e dei metodi di gestire la cosa pubblica e di voler instaurare, anche dopo l’esito delle urne, un proficuo rapporto di collaborazione e di condivisione dei problemi che da troppi anni si trascinano e che hanno finora rallentato lo sviluppo e la crescita della cittadina.

In questa ottica i due candidati a sindaco, peraltro amici e tra loro reciproci estimatori, hanno incontrato la gente in pubblico ed in privato, dando vita ad incontri organizzati con il variegato mondo dell’associazionismo e in particolare con l’Assopec, l’associazione dei commercianti e degli operatori economici che, oltre ad ascoltare attentamente i progetti dei candidati-sindaci relativamente al settore commercio, hanno fatto delle proposte seri e concrete per il dopo-elezioni. A uscire spesso dal seminato ricorrendo a toni forti ed a riferimenti di carattere personale ci hanno invece pensato alcuni componenti delle due liste, poche per la verità che, forse non avendo altri argomenti da spendere, hanno pensato ad arringare i propri “tifosi” puntando sulle contumelie personali senza fare tesoro del fatto che la cittadina jonica è ormai stanca di polemiche e di veleni.

A rincarare la dose ci hanno pensato i “tifosi” che sono soliti battere “la rete” i quali, iscritti nei vari “gruppi”, hanno tenuto sempre caldo il clima della campagna elettorale. Per non parlare della gara intrapresa dai due schieramenti sul crescente inquinamento acustico costituito dalle auto della propaganda che hanno fatto largo abuso dei decibel consentiti dalla normativa vigente. Il rinnovamento della politica, la chiusura dell’ospedale, la pulizia, l’ordine ed il decoro del paese, il commercio ed il lavoro che non c’è, sono stati gli argomenti più gettonati dai candidati. Ieri sera, alla mezzanotte, per tutti è comunque suonato il gong del silenzio e della riflessione, anche se la campagna elettorale, come sempre, continuerà fino alle 14.00 di lunedì 7 maggio con il consolidato metodo del “porta a porta”.

Pino La Rocca

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